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Vivere da soli nel 2025: aumentano gli aiuti per single e lavoratori indipendenti

Vivere da soli nel 2025: aumentano gli aiuti per single e lavoratori indipendenti
Photo by Schluesseldienst – Pixabay
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Tra bonus casa, detrazioni fiscali e sostegni alla salute mentale, il nuovo anno porta una serie di agevolazioni pensate anche per chi non ha una famiglia numerosa.

Vivere da soli nel 2025: aumentano gli aiuti per single e lavoratori indipendenti
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Affrontare le spese quotidiane senza una rete familiare su cui contare non è mai semplice. Chi vive da solo lo sa: tra affitto, bollette, mutuo e spese impreviste, trovare un equilibrio tra indipendenza e stabilità economica è una sfida continua. Per anni, le misure di sostegno pubblico si sono concentrate sulle famiglie numerose o con figli, lasciando in ombra le esigenze di single e lavoratori autonomi.

Nel 2025, però, qualcosa cambia. Il nuovo anno ha introdotto una serie di bonus e detrazioni pensati per includere anche chi vive da solo, offrendo un supporto concreto in diversi ambiti: casa, utenze, salute e lavoro. Un passo avanti importante verso una maggiore equità sociale, che intercetta le esigenze di una fetta crescente della popolazione.

Casa e affitto: nuove detrazioni per single e giovani under 36

Tra le agevolazioni più rilevanti c’è la conferma del bonus ristrutturazione, con una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’abitazione principale e del 36% per interventi fino a un massimo di 96.000 euro. Il bonus copre anche lavori per la manutenzione straordinaria, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di scale di sicurezza o ascensori e migliorie per l’efficienza energetica. Il governo sta valutando di mantenere queste percentuali anche nel 2026, rimandando eventuali riduzioni al 2027.

Resta in vigore anche il bonus elettrodomestici, utile per chi vuole rinnovare la propria casa in un’ottica più sostenibile. Per chi invece è in affitto, le detrazioni variano in base al reddito e alla tipologia di contratto. I giovani tra i 20 e i 30 anni con un reddito sotto i 15.493,71 euro possono ottenere fino a 2.000 euro di sconto, mentre altri scaglioni prevedono detrazioni tra 150 e 495 euro a seconda del canone concordato o libero.

Interessante anche la detrazione per chi si trasferisce per lavoro: se il nuovo domicilio si trova ad almeno 100 chilometri di distanza, il beneficio può arrivare a 991,60 euro nei primi tre anni, con soglie differenziate in base all’Isee.

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Bonus prima casa, utenze e Tari: tutte le soglie e i requisiti

Per i single under 36, l’acquisto della prima casa diventa più accessibile grazie alla garanzia statale sul mutuo: chi ha un Isee inferiore a 40.000 euro può ottenere una copertura dal 50% all’80% del capitale erogato. Una misura utile soprattutto per chi affronta da solo la richiesta di un prestito.

Sul fronte delle utenze, il Bonus Sociale luce, gas e acqua continua a essere attivo anche per i nuclei monopersonali. Gli importi vengono riconosciuti automaticamente, a patto di rientrare nelle soglie Isee previste (fino a 9.530 euro, o 20.000 euro per nuclei numerosi). È ancora disponibile anche il contributo straordinario da 200 euro per le bollette elettriche, rivolto a chi ha un Isee entro i 25.000 euro.

Infine, il Bonus Tari consente uno sconto del 25% sul servizio rifiuti anche ai single senza figli, purché in possesso di un Isee aggiornato inferiore a 9.530 euro.

Salute mentale e inclusione sociale: più attenzione alle fragilità

Nel 2025 torna anche il bonus psicologo, pensato per chi vive situazioni di stress, ansia o disagio psicologico. Il contributo può arrivare fino a 1.500 euro, con un tetto di 50 euro a seduta. L’importo varia in base all’Isee: 500 euro per chi ha un Isee tra 30.000 e 50.000 euro, 1.000 euro tra 15.000 e 30.000 euro, e 1.500 euro per chi ha un Isee sotto i 15.000 euro.

Chi si trova in condizioni economiche difficili può accedere anche all’Assegno di inclusione (Adi), che ha sostituito il Reddito di cittadinanza. L’aiuto è destinato sia a famiglie sia a persone singole con Isee inferiore o pari a 10.140 euro, e prevede percorsi di inserimento lavorativo e sociale per facilitare l’autonomia.

Le misure del 2025 sembrano segnare un cambio di passo nella direzione dell’inclusione, con incentivi e detrazioni pensati anche per chi affronta da solo le sfide del quotidiano. Una rete di sostegni che, pur non risolvendo tutti i problemi, può fare la differenza.