I lavoratori del comparto turistico potranno contare su un’integrazione utile nei mesi estivi, anche nel caso di contratti stagionali.

Ogni anno tra giugno e luglio, in base agli accordi sindacali e al contratto nazionale di riferimento, viene erogata la quattordicesima mensilità. Si tratta di un compenso aggiuntivo che integra lo stipendio ordinario e viene calcolato considerando la retribuzione base del mese di riferimento, insieme a eventuali indennità e altri elementi retributivi.
Nel 2025, per chi lavora nel turismo, la somma sarà più corposa. Gli aumenti previsti a partire da giugno incidono direttamente sul calcolo della quattordicesima, portando a un importo superiore rispetto all’anno precedente.
Turismo: aumenti già in busta paga da giugno
Per i dipendenti inquadrati al 4° livello del CCNL Turismo – sottoscritto da Federalberghi, Faita e le principali sigle sindacali – è previsto un incremento di 40 euro lordi mensili a partire da giugno 2025. Questa somma si aggiunge ai 70 euro già riconosciuti a luglio 2024, per un totale di 110 euro lordi in più nell’arco di un anno.
L’effetto combinato di questi aumenti si riflette direttamente sulla quattordicesima, che, essendo basata sulla retribuzione del mese in corso, risulterà più alta. Una novità che interessa migliaia di lavoratori stagionali e fissi del comparto alberghiero e turistico.
Anche altri livelli vedranno aumenti
Gli incrementi non riguardano solo il 4° livello: anche gli altri livelli contrattuali beneficeranno di adeguamenti, seppur con importi differenziati in base alla qualifica. Il principio resta lo stesso: più alta è la retribuzione del mese di riferimento, più consistente sarà la mensilità aggiuntiva.
Il nuovo contratto porta buone notizie anche per i lavoratori del CCNL dell’Industria Turistica. Anche in questo caso, l’incremento salariale previsto da giugno 2025 avrà un impatto diretto sull’importo della quattordicesima.

Un’estate con qualche euro in più
Chi opera nel settore turistico potrà dunque affrontare l’estate con una busta paga più ricca. L’integrazione economica rappresenta una boccata d’ossigeno per molti lavoratori, soprattutto in un comparto che registra picchi di attività proprio nei mesi estivi. Un piccolo ma significativo passo avanti verso una maggiore valorizzazione delle professionalità del settore.