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Truffa su WhatsApp: il messaggio che inganna i genitori

Truffa su WhatsApp: il messaggio che inganna i genitori
Photo by arivera – Pixabay
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I malintenzionati simulano emergenze per ottenere soldi. Segui questi consigli per evitare di cadere nella trappola.

Truffa su WhatsApp: il messaggio che inganna i genitori
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Negli ultimi tempi, le truffe su WhatsApp hanno subito un’evoluzione ingegnosa: ora puntano al legame più sacro di tutti, quello tra genitori e figli. Con un inganno semplice ma mirato, malintenzionati tentano di approfittare dell’emotività dei genitori attraverso messaggi come: “Papà, ho perso il telefono. Questo è il mio nuovo numero, puoi scrivermi?”. Ma qual è il vero scopo dietro questa “truffa WhatsApp”?

Meccanismo di una truffa ben architettata

Il modus operandi di questi truffatori è tanto semplice quanto efficace. Utilizzando un numero sconosciuto, uno di loro invia un messaggio facendosi passare per il figlio della vittima. Generalmente, il messaggio annuncia che il telefono è andato perduto ed include un presunto nuovo numero da memorizzare. Una volta instaurata la comunicazione su questo nuovo numero, il truffatore finge di essere il figlio per avanzare richieste di denaro apparentemente urgenti, come il pagamento di bollette o l’acquisto di un dispositivo. In alcuni scenari, i malviventi possono anche cercare di ottenere informazioni personali o bancarie, aumentando il rischio di frode.

Testimonianze reali: la pericolosità di queste truffe

Questa truffa non è una mera ipotesi. Casi concreti ne confermano la pericolosità. Ad esempio, il cantante Marcello Cirillo è stato tra coloro che hanno ricevuto un messaggio di questo tipo: “Papà, ho perso il telefono. Questo è un numero temporaneo, puoi salvarlo?”. Fortunatamente, grazie alla sua intuizione, Cirillo ha evitato la trappola, contattando direttamente la figlia. Questo esempio sottolinea come una semplice verifica possa impedirci di cadere in queste subdole insidie.

Strategie di difesa contro le frodi su WhatsApp

Difendersi da questa nuova ondata di truffe su WhatsApp è possibile, adottando alcune misure preventive:

Verifica dell’identità: Se ricevi un messaggio da un numero sconosciuto che sostiene di essere un tuo parente, telefona alla persona al numero che conosci già per confermare l’affermazione.

Protezione dei dati sensibili: Evita di condividere informazioni personali, bancarie o dati riservati tramite messaggi non ufficiali o chiamate.

Accortezza nei pagamenti: Non inviare denaro o effettuare pagamenti basati su richieste non verificate ricevute attraverso messaggi.

Diffidenza verso i link sospetti: Non cliccare su link provenienti da numeri sconosciuti; potrebbero indirizzarti verso siti malevoli creati per sottrarre dati personali.

Segnalazione degli incidenti: Se sospetti che un truffatore ti abbia contattato, denuncia subito l’accaduto alle autorità, come la Polizia Postale.

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Consapevolezza digitale: un’importante difesa

L’emergere di truffe così ingegnose mette in luce la necessità di una maggiore consapevolezza digitale. Mantenersi informati sulle nuove tattiche dei truffatori è fondamentale, ed è essenziale divulgare queste informazioni a amici e familiari, specialmente verso chi è meno esperto in materia digitale. Gli anziani, per esempio, possono essere più facilmente ingannati da tali frodi. Insegnare loro e sensibilizzarli su come riconoscere i segnali d’allarme può ridurre notevolmente il numero delle vittime.

La “truffa WhatsApp” che sfrutta appelli come “Papà, ho perso il telefono” rappresenta una minaccia reale e insidiosa. La chiave per proteggersi sta nell’agire con prudenza e nell’accertarsi dell’autenticità delle informazioni ricevute. Non lasciarti guidare dall’impulsività; prenditi il tempo di convalidare le richieste. Ricorda, la consapevolezza è la nostra arma più potente contro le truffe online.