Home » Normative » Trentino-Alto Adige, nasce il bonus bebè previdenziale: 1.100 euro per ogni nuovo nato

Trentino-Alto Adige, nasce il bonus bebè previdenziale: 1.100 euro per ogni nuovo nato

Trentino-Alto Adige, nasce il bonus bebè previdenziale: 1.100 euro per ogni nuovo nato
Photo by kschneider2991 – Pixabay
Lettura: 3 minuti

La regione introduce un contributo per incentivare la previdenza complementare fin dalla nascita: il disegno di legge in aula il 17 settembre.

Trentino-Alto Adige, nasce il bonus bebè previdenziale: 1.100 euro per ogni nuovo nato
Photo by kschneider2991 – Pixabay

Mentre in Germania si discute di una “paghetta previdenziale” da 10 euro al mese per ogni bambino dai 6 anni, in Italia il Trentino-Alto Adige sperimenta una via autonoma per rafforzare il sistema pensionistico futuro. L’idea? Partire dai più piccoli. Il disegno di legge dal titolo «Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e» approda mercoledì 17 settembre in Consiglio regionale e prevede un bonus fino a 1.100 euro per ogni nuovo nato, adottato o affidato, purché venga iscritto a un fondo pensione.

L’obiettivo è chiaro: stimolare l’adesione precoce alla previdenza integrativa, coltivando fin dall’infanzia una cultura del risparmio previdenziale. Un’iniziativa unica nel panorama nazionale, che si propone anche come risposta concreta ai limiti strutturali del sistema pubblico.

Come funziona il bonus: importi, condizioni e durata

Il meccanismo è semplice ma vincolato a regole ben precise. Alla nascita del bambino, la Regione erogherà un primo contributo di 300 euro, che verrà versato direttamente sul fondo pensione intestato al minore. Nei quattro anni successivi, sarà riconosciuto un ulteriore contributo di 200 euro all’anno, per un totale complessivo di 1.100 euro. C’è però una condizione: ogni anno, la famiglia dovrà versare almeno 100 euro nel medesimo fondo per ricevere il contributo regionale.

La misura include anche i bambini adottati o presi in affido fino ai 18 anni. Requisito fondamentale per accedere all’incentivo è la residenza: almeno tre anni di permanenza continuativa in Trentino-Alto Adige da parte della famiglia, oltre alla residenza effettiva del bambino alla nascita o dopo l’affido o l’adozione. Il diritto al bonus decade se il minore si trasferisce stabilmente fuori regione.

Trentino-Alto Adige, nasce il bonus bebè previdenziale: 1.100 euro per ogni nuovo nato
Photo by markus-s – Pixabay

Chi ne ha diritto: nuovi nati dal 2025, ma anche retroattivi fino al 2020

Il provvedimento si applicherà a tutti i bambini nati a partire dal 1° gennaio 2025. Ma non solo: in fase transitoria, potranno beneficiarne anche i nati tra il 2020 e il 2024, ampliando di fatto la platea di famiglie coinvolte. Non sono previsti limiti di reddito o condizioni economiche: il bonus è universale e non selettivo.

A spiegare la filosofia alla base della legge è stato l’assessore regionale alla previdenza sociale Carlo Daldoss, promotore dell’iniziativa. «L’obiettivo di questa misura è culturale», aveva dichiarato a giugno, sottolineando come l’adesione precoce alla previdenza complementare sia una scelta strategica per rafforzare il sistema futuro e responsabilizzare le famiglie fin dall’inizio.

Un investimento da 3,2 milioni per il primo anno

La stima dell’investimento iniziale, secondo quanto riportato nella nota della Giunta, si aggira sui 3,2 milioni di euro per il primo anno. Una cifra che si ridurrà progressivamente a circa 2 milioni di euro annui una volta che la misura sarà entrata a regime. Un impegno finanziario contenuto, se si considerano le potenziali ricadute a lungo termine in termini di sostenibilità previdenziale.

Questo progetto pilota potrebbe diventare un modello per altre regioni, soprattutto in un momento in cui il dibattito sul futuro delle pensioni è sempre più centrale. E in attesa che lo Stato metta mano a una riforma strutturale, il Trentino-Alto Adige dimostra che anche le scelte locali possono innescare un cambiamento.