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Sgravio contributivo giovani: differenze Nord e Sud Italia

Sgravio contributivo giovani: differenze Nord e Sud Italia
Photo by stevepb – Pixabay
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Dal 31 gennaio bonus più alto per il Sud, ma attenzione: nelle ZES la richiesta va inviata all’INPS prima del contratto.

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Dopo una lunga attesa, il bonus assunzioni under 35 diventa operativo. A un anno esatto dalla sua introduzione tramite il decreto Coesione (n. 60/2024), il provvedimento attuativo è stato firmato, bollinato e pubblicato sul sito del Dipartimento per il programma di Governo. Tuttavia, l’incentivo si sdoppia: non tutte le assunzioni effettuate a partire dal 1° settembre 2024 potranno beneficiare dell’intero sgravio previsto.

Il nuovo bonus prevede infatti un esonero contributivo del 100%, fino a un massimo di 500 euro mensili per due anni, per l’assunzione a tempo indeterminato (o trasformazione da determinato) di giovani under 35 mai assunti con contratto stabile. Ma per chi assume nelle regioni della ZES Unica (tra cui Campania, Sicilia, Calabria e Puglia), lo sgravio può salire a 650 euro mensili: una possibilità riservata solo ai contratti siglati dal 31 gennaio 2025 in poi, data dell’autorizzazione della Commissione Europea.

Il nodo temporale: cosa cambia tra settembre e gennaio

La distinzione temporale introdotta nel decreto è cruciale. Le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 30 gennaio 2025 danno diritto solo allo sgravio base (500 euro), anche nelle regioni del Sud. Chi vuole accedere all’importo maggiorato (650 euro) dovrà attendere il 31 gennaio 2025, quando è arrivato il via libera da Bruxelles.

Il meccanismo è stato introdotto per rispettare i vincoli europei: la maggiorazione è infatti vincolata all’autorizzazione dell’UE e può essere applicata esclusivamente per le assunzioni effettuate dopo quella data. Resta comunque valido lo sgravio standard per tutto il territorio nazionale fino a dicembre 2025, nel rispetto delle soglie di spesa e dei requisiti previsti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021–2027.

Domanda all’INPS obbligatoria e anticipata nella ZES

Per accedere al bonus è obbligatoria la presentazione di una domanda telematica all’INPS. Le modalità operative verranno definite con una circolare dell’Istituto, ma alcune regole sono già chiare. Nella ZES Unica, ad esempio, la richiesta dell’esonero maggiorato dovrà essere trasmessa prima dell’assunzione. Pena: l’esclusione dal beneficio.

I dati richiesti includeranno le informazioni dell’impresa e del lavoratore, la tipologia contrattuale, la retribuzione, l’aliquota contributiva e la sede effettiva di lavoro. Dopo l’invio, l’INPS riserverà l’importo spettante e concederà 10 giorni per completare l’assunzione e i relativi adempimenti. Un passaggio fondamentale per non perdere il diritto all’incentivo.

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Condizioni di accesso: requisiti e limiti da rispettare

Il bonus si applica esclusivamente ai giovani sotto i 35 anni mai occupati a tempo indeterminato, con alcune eccezioni. È ammesso, ad esempio, il caso di chi ha avuto in passato un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda che ha beneficiato solo parzialmente dell’incentivo, oppure un apprendistato non convertito.

Sono invece esclusi i rapporti di lavoro domestico, quelli in apprendistato e le imprese in difficoltà. Il bonus è cumulabile con la maxi deduzione per nuove assunzioni ma condizionato al rispetto di precisi requisiti: regolarità contributiva (DURC), assenza di violazioni in materia di lavoro e sicurezza, e nessun licenziamento per giustificato motivo oggettivo nei sei mesi precedenti nella stessa unità produttiva.

Infine, se nei sei mesi successivi all’assunzione agevolata viene licenziato il lavoratore assunto o un collega con la stessa qualifica, l’incentivo decade e l’importo già goduto deve essere restituito. Un ulteriore incentivo, se non altro, a puntare su occupazione stabile e duratura.