Il 16 dicembre è il termine ultimo per versare il saldo IMU 2025. Un passaggio cruciale per chi possiede immobili o seconde case, con regole da rispettare per non incorrere in multe e interessi.

Il calendario fiscale segna una data precisa: lunedì 16 dicembre. Entro quel giorno andrà versato il saldo dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, che rappresenta la seconda rata dopo l’acconto di giugno. Questa scadenza interessa tutti i proprietari di immobili, inclusi titolari di diritti reali e altri soggetti tenuti all’adempimento. Il saldo consente di conguagliare quanto dovuto in base alle aliquote definitive fissate dai comuni, che possono variare rispetto all’anno precedente.
A chi spetta il pagamento
Il saldo IMU coinvolge non solo chi possiede seconde case, ma anche fabbricati, aree edificabili e immobili commerciali. Ogni contribuente deve verificare la propria posizione rispetto a eventuali esenzioni, agevolazioni o detrazioni. Alcuni immobili, come la prima casa non di lusso, sono esenti, ma è fondamentale consultare le delibere comunali pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze per avere conferme aggiornate.

Come pagare: F24 o PagoPA
Due le modalità principali per effettuare il versamento: il modello F24, disponibile anche in forma precompilata tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, oppure la piattaforma PagoPA, sempre più utilizzata per il pagamento dei tributi locali. In entrambi i casi, è essenziale indicare correttamente i codici tributo, l’anno di riferimento e il comune destinatario dell’imposta. Una svista, anche minima, può generare errori di accredito e successive contestazioni.
Attenzione a codici e variazioni
Per evitare sanzioni, è importante prestare attenzione non solo alla data di scadenza, ma anche alla corretta compilazione dei dati. Le amministrazioni locali possono modificare aliquote e agevolazioni ogni anno, per cui un semplice confronto con il versamento dell’anno precedente potrebbe non essere sufficiente. Un controllo puntuale consente di mettersi al riparo da interessi di mora e rettifiche. Chi salda entro il 16 dicembre si assicura una posizione fiscale regolare e senza sorprese.

