La riforma delle successioni e donazioni segna un punto di svolta storico: abolizione del coacervo, raddoppio delle franchigie e nuove regole per l’autoliquidazione ridisegnano il modo in cui gli italiani trasmettono il proprio patrimonio.

Una trasformazione radicale sta modificando il panorama delle successioni in Italia. Grazie all’abolizione del “coacervo”, le franchigie sono state raddoppiate, promettendo risparmi fino a 40.000 euro per i figli. A partire dal 2025, entrerà in vigore l’autoliquidazione, mentre nuove opportunità si aprono per le società semplici e le holding estere nella transizione generazionale. I dati del Notariato segnalano un boom negli atti di successione.
Innovazioni fiscali e procedurali nel patrimonio italiano
L’Italia sta silenziosamente rivoluzionando la gestione del patrimonio, dove l’anticipazione dell’eredità emerge come strategia centrale. I dati del Consiglio Nazionale del Notariato confermano una crescita significativa degli atti di donazione nel 2024, con un aumento del 6,8% negli immobili e dell’1,7% nei beni mobili. Questi cambiamenti non derivano solo da necessità economiche, ma trovano impulso anche in una serie di riforme fiscali recentemente introdotte.
La rivoluzione fiscale: addio al “Coacervo”
La novità più significativa è l’abolizione del “coacervo successorio“. In precedenza, le donazioni in vita si sommavano virtualmente all’eredità, riducendo la franchigia disponibile. Ora, il nuovo sistema offre una “doppia franchigia“, raddoppiando la “no tax area”. Questo comporta che coniuge e figli possono beneficiare di franchigie da 1 milione di euro separate per donazioni e successioni, per un totale di 2 milioni per ciascun beneficiario, risparmiando fino a 40.000 euro in tasse. Per fratelli e sorelle, la franchigia sale a 200.000 euro complessivi, con un risparmio di 6.000 euro.
Autoliquidazione: prepararsi al cambiamento del 2025

Dal 2025, le successioni vedranno un ulteriore cambiamento. L’obbligo di autoliquidazione richiederà ai contribuenti o ai notai di calcolare e comunicare le imposte di successione e donazione direttamente, attraverso canali telematici. Il Fisco, tuttavia, avrà ancora due anni per effettuare controlli e correggere potenziali discrepanze, applicando eventuali sanzioni.
Passaggio generazionale: estensione delle agevolazioni aziendali
La valorizzazione del “passaggio generazionale” delle imprese riceve ulteriori agevolazioni fiscali. Trasferimenti di aziende a familiari saranno esenti da imposte, purché proseguano l’attività per almeno cinque anni. Ora, anche le società di servizi, le semplici e le partecipazioni estere con sede fiscale in UE o paesi “white list” possono beneficiare di queste esenzioni, consolidando così l’economia familiare.
Patrimonio moderno: oltre il denaro
Oltre alla gestione di beni materiali, la pianificazione patrimoniale si estende ai beni digitali e sanitari. Le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e il “lascito solidale” verso enti di ricerca e ONLUS, esenti fiscalmente, stanno guadagnando terreno. Tuttavia, l’eredità digitale che comprende account social, documenti cloud e criptovalute resta un’area complessa con scarse regolamentazioni. “Un mandato che designa una persona di fiducia è cruciale per l’accesso a queste risorse”, suggerisce Flavia Fiocchi del Consiglio Nazionale del Notariato, avvertendo dei possibili conflitti internazionali dati i server esteri dei provider.
Con queste profonde revisioni fiscali e procedurali, l’Italia offre un nuovo orizzonte per la gestione del patrimonio familiare. Questi cambiamenti stanno ridisegnando le strategie delle successioni, rendendo la pianificazione non solo vantaggiosa, ma essenziale per il futuro economico delle famiglie.
