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Riforma fiscale e bollo auto: cosa cambia dal 2026

Riforma fiscale e bollo auto: cosa cambia dal 2026
Photo by Torsten Dettlaff – Pexels
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Dal 2026 il bollo auto sarà annuale e vincolato alla Regione di residenza. Ecco le novità per i veicoli immatricolati dal 2026.

Riforma fiscale e bollo auto: cosa cambia dal 2026
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Il diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale, approvato in via preliminare il 9 maggio 2025, introduce importanti novità per i tributi locali. Tra questi spicca la revisione del bollo auto, destinata a entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. L’imposta dovrà essere versata annualmente in un’unica soluzione, abbandonando l’attuale sistema che prevede scadenze diverse in base alla data di immatricolazione o alla volontà del contribuente.

Pagamento nella Regione di residenza e criterio di immatricolazione

Il pagamento sarà vincolato alla Regione in cui il proprietario del veicolo ha la residenza, rafforzando così il principio di territorialità. Questo approccio intende garantire maggiore certezza nel gettito fiscale e ridurre gli oneri amministrativi. La nuova norma prevede che la data di riferimento per il pagamento coincida con il mese di immatricolazione del veicolo: una sola scadenza annuale, niente più versamenti semestrali o quadrimestrali. Inoltre, il soggetto tenuto al pagamento sarà determinato in base al primo giorno utile del periodo d’imposta, evitando dubbi in caso di trasferimenti di proprietà avvenuti a ridosso della scadenza.

Veicoli immatricolati prima del 2026: cosa cambia?

Per i mezzi già immatricolati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, resteranno valide le attuali modalità di pagamento, salvo interventi specifici da parte delle singole Regioni. Questo doppio binario consentirà una transizione graduale, lasciando agli enti locali la facoltà di adeguare i propri sistemi senza impatti immediati sui contribuenti. Il cambiamento, dunque, riguarderà inizialmente solo i veicoli nuovi, ma potrebbe estendersi anche al parco auto esistente.

Riforma fiscale e bollo auto: cosa cambia dal 2026
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Anche con il fermo amministrativo il bollo va pagato

Un’ulteriore novità riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo: nonostante l’impossibilità di utilizzare il mezzo, il pagamento del bollo resterà obbligatorio. Il decreto sottolinea infatti l’importanza del principio di territorialità anche in ottica ambientale. Destinare l’imposta alla Regione in cui il veicolo circola permette agli enti di reinvestire il gettito in iniziative di tutela ambientale e riduzione dell’inquinamento. Tuttavia, prima che queste disposizioni diventino legge, il decreto dovrà superare il vaglio della Conferenza unificata e l’esame delle commissioni parlamentari.