Età, contributi e reddito determinano il diritto ai bonus. Esclusi i titolari di pensioni assistenziali e prestazioni sociali.

Nel mese di luglio, molti pensionati riceveranno un’integrazione speciale sotto forma di quattordicesima mensilità. L’importo varierà tra 336 e 655 euro, in base al reddito annuo e agli anni di contributi versati. Per averne diritto, bisogna avere almeno 64 anni e percepire una pensione di tipo previdenziale, mentre sono esclusi i titolari di prestazioni assistenziali.
Il limite di reddito fissato per ottenere il bonus è pari a 15.688 euro annui. Un dettaglio importante: l’erogazione non è sempre automatica. Molti pensionati rischiano di non riceverla per errori nei dati reddituali. Per evitare brutte sorprese, è consigliabile consultare regolarmente la propria area personale sul portale INPS.
Maggiorazioni per invalidi: piccoli aiuti mensili
Per gli invalidi civili parziali, è prevista una maggiorazione sociale annuale di 134,29 euro, ovvero circa 10,33 euro al mese. Un sostegno modesto, ma che può coprire piccole spese quotidiane. Anche in questo caso, l’accesso al beneficio dipende dal reddito: non più di 7.137 euro annui per chi vive da solo e 14.981 euro per i coniugati.
Per gli invalidi totali che già percepiscono l’incremento al milione, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un aumento mensile di 8 euro, che porta il totale annuo aggiuntivo a 104 euro. È una modifica di dettaglio, ma che può incidere per chi vive con risorse molto limitate.
Bonus tredicesima: 154,94 euro a dicembre
L’ultima delle integrazioni previste è il cosiddetto bonus sulla tredicesima, in arrivo a dicembre. L’importo, pari a 154,94 euro, è riservato ai titolari di pensioni minime previdenziali. Restano esclusi i percettori di pensioni assistenziali, sociali o di invalidità civile.
Per ricevere questo bonus, la pensione annua deve essere inferiore a 7.999,14 euro, con un reddito personale massimo di 11.766 euro e, se coniugati, un reddito familiare complessivo entro i 23.532 euro. Anche qui, controllare i propri dati sul sito INPS è essenziale: ogni anno, numerosi pensionati scoprono troppo tardi di non aver ricevuto un beneficio per cui avrebbero avuto diritto.

Controlli INPS: il passaggio obbligato per non perdere i bonus
Le tre integrazioni previste per il 2025 rappresentano un supporto concreto in un periodo di rincari e incertezza economica. Tuttavia, il sistema di erogazione dipende dalla correttezza delle informazioni registrate presso l’INPS.
Anche un errore minimo nei dati può comportare il mancato versamento del bonus. Per questo motivo, è fondamentale che ogni pensionato acceda regolarmente alla propria area riservata sul sito INPS e verifichi la completezza e l’aggiornamento dei propri dati. A volte, un semplice controllo può fare la differenza tra ricevere un’integrazione attesa e vederla sfumare.