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PMI italiane investono nei social ma manca strategia chiara

PMI italiane investono nei social ma manca strategia chiara
Photo by LoboStudioHamburg – Pixabay
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Lombardia e Campania guidano il cambiamento, puntando su strumenti digitali proprietari e un nuovo equilibrio tra social ed email marketing.

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Milano, 23 giugno 2025 – I social network continuano a conquistare spazio anche nel mondo delle piccole e medie imprese, che sempre più riconoscono il valore della comunicazione digitale. Tuttavia, sebbene oltre il 60% delle PMI dichiari di voler investire in influencer marketing, la mancanza di strategie chiare rappresenta ancora un freno. Facebook rimane la piattaforma più utilizzata (86%), seguita da Instagram (58%), ma si registra una crescita d’interesse anche verso strumenti più diretti come newsletter e canali proprietari. È quanto emerge da un’indagine realizzata dall’I-Aer – Institute of Applied Economic Research – in collaborazione con Aida Partners, che fotografa una fase di transizione cruciale nel rapporto tra le aziende e il marketing online.

Lombardia e Campania trainano la svolta digitale

Le regioni più attive in questa trasformazione sono Lombardia e Campania, dove le imprese mostrano maggiore apertura verso strumenti digitali innovativi. I dati del sondaggio Kantar per l’Osservatorio Piccole Imprese di GoDaddy confermano che i social media rimangono un punto fermo, ma cresce anche la consapevolezza dell’importanza di avere un controllo diretto sui dati e sulla relazione con il cliente. L’interesse si sta spostando verso un equilibrio tra contenuti accattivanti sui social e strumenti di fidelizzazione più misurabili, come l’email marketing. Le aziende comprendono che la presenza online non basta più: servono connessioni autentiche, continuative e tracciabili.

L’email marketing riconquista centralità

“In questo contesto, l’email marketing torna al centro della strategia. Strumento sottovalutato negli anni dell’hype social, si rivela ora essenziale per costruire un rapporto diretto e continuo con il cliente, svincolato da algoritmi e logiche a pagamento. I dati mostrano che il tasso medio di apertura delle email in Italia è del 44,45%, con un tasso di clic del 2,87% – numeri che confermano l’efficacia di questo canale nel coinvolgere il pubblico e generare interazioni significative, anche per chi dispone di budget limitati”, spiega Linda Romani, Marketing Manager Italia di GetResponse. Allo stesso tempo, l’adozione di strumenti di automazione e intelligenza artificiale consente anche alle microimprese di strutturare comunicazioni personalizzate con semplicità e costi contenuti.

Strumenti semplici e risultati concreti

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Molte imprese temono che l’email marketing sia complesso o richieda competenze avanzate, ma oggi le piattaforme più diffuse offrono interfacce intuitive, modelli predefiniti e suggerimenti intelligenti. L’analisi dei risultati – come tassi di apertura o clic – è alla portata anche dei meno esperti, consentendo di adattare e perfezionare le strategie nel tempo. Inviare messaggi di benvenuto, proporre contenuti dopo un acquisto o promuovere offerte mirate sono azioni semplici ma strategiche. In un ecosistema digitale sempre più affollato, la combinazione tra contenuti di valore, controllo dei dati e relazioni dirette diventa un vantaggio competitivo per le PMI italiane. I social restano importanti per l’engagement, ma il vero salto qualitativo passa dalla costruzione di una comunicazione proprietaria e duratura.