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Patente accettata per l’Assegno Unico: svolta utile

Patente accettata per l’Assegno Unico: svolta utile
Photo by qimono – Pixabay
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La novità agevola soprattutto chi ha difficoltà con i documenti: meno esclusi dai contributi per figli a carico.

Patente accettata per l’Assegno Unico: svolta utile
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L’Assegno Unico Universale si conferma anche per il 2025 come uno degli strumenti chiave a sostegno delle famiglie italiane con figli a carico fino a 21 anni. L’importo mensile varia in base all’indicatore ISEE: si parte da circa 199 euro per chi ha un reddito inferiore a 17.090 euro, con un minimo garantito di 57 euro anche in assenza di dichiarazione ISEE. In alcuni casi, l’importo può aumentare sensibilmente grazie a maggiorazioni dedicate, per esempio per figli con disabilità, nuclei familiari numerosi o genitori entrambi lavoratori.

La patente di guida apre le porte al contributo

Una delle novità pratiche più interessanti riguarda la documentazione richiesta per accedere all’assegno. Se negli anni precedenti la mancanza di un documento valido rallentava o bloccava la procedura, oggi la patente di guida viene ufficialmente riconosciuta come alternativa alla carta d’identità. Non si tratta dunque di un contributo “sulla” patente, come potrebbe suggerire una lettura superficiale, ma di una semplificazione amministrativa che consente a più persone di presentare la domanda senza intoppi.

Procedura semplificata al CAF o online

Per richiedere l’Assegno Unico è sufficiente recarsi presso un CAF con la documentazione necessaria: patente valida, codice fiscale, eventuale attestazione ISEE e dati dei familiari. Un operatore si occuperà dell’invio della richiesta. In alternativa, chi ha familiarità con i servizi digitali può utilizzare il portale dell’INPS per completare la procedura online. Un aspetto vantaggioso è la retroattività del beneficio: se la domanda viene accettata, si ha diritto anche agli arretrati fino a dodici mesi precedenti, a condizione che la richiesta sia presentata entro i termini previsti.

Più famiglie tutelate, meno ostacoli burocratici

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L’introduzione della patente come documento accettato rappresenta un piccolo ma significativo passo verso una maggiore inclusività e semplicità nell’accesso agli aiuti pubblici. Troppe domande restano inevase per problemi formali che nulla hanno a che fare con il diritto al contributo. Questa modifica, seppur tecnica, potrebbe fare una grande differenza per molte famiglie che contano su questo sostegno mensile per affrontare le spese quotidiane.