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Pasqua più ricca per gli italiani: il Fisco taglia le tasse

Pasqua più ricca per gli italiani: il Fisco taglia le tasse
Photo by stevepb – Pixabay
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Il governo si prepara a ridurre l’imposta IRPEF per il secondo scaglione: una riduzione che promette di alleggerire le tasche degli italiani e rilanciare l’economia.

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Con l’avvicinarsi della Pasqua, molte famiglie italiane sperano in una sorpresa positiva dal governo. La riforma fiscale, che potrebbe compiere un passo cruciale nelle prossime settimane, alimenta l’ottimismo di lavoratori e pensionati. L’idea è quella di vedere incrementi significativi nei salari e nelle pensioni, seppur limitati a un gruppo selezionato di contribuenti. Ma quale potrebbe essere l’impatto di queste modifiche sul portafoglio degli italiani?

Molti cittadini si interrogano, come mostra una lettera indirizzata alla redazione di un giornale: “Gentile redazione, volevo capire cosa c’è di vero sul taglio del secondo scaglione IRPEF e cosa comporterebbe questo intervento, che doveva essere introdotto con la Legge di Bilancio ma è stato posticipato a questo 2025. Si sa se c’è una data certa a partire dalla quale chi, come me, rientra nel ceto medio (ho oltre 50.000 euro di reddito annuo da lavoro dipendente), potrà beneficiare di una minore tassazione?”

Pasqua di cambiamenti: il dipanarsi della riforma IRPEF

Il cuore della questione risiede nel progetto di abbassamento dell’IRPEF che il governo vuole realizzare, mirato soprattutto a ridimensionare la tassazione del secondo scaglione. Attualmente, l’Italia è suddivisa in tre scaglioni fiscali, ciascuno con un tasso crescente in base al reddito. Il secondo scaglione ricopre i redditi che la proposta intende alleggerire, ossia quelli tra 28.000 e 50.000 euro. Con la modifica prospettata, l’aliquota passerebbe da un attuale 35% a un più favorevole 33%. Inoltre, la soglia massima dello scaglione potrebbe estendersi fino a 60.000 euro.

Ma cosa implica tutto questo? I contribuenti compresi tra i 28.000 e i 50.000 euro reciterebbero un ruolo da protagonisti, con un risparmio del 2% grazie alla riduzione dell’aliquota. E per chi supera i 50.000 euro, il beneficio potrebbe essere più consistente, includendo anche l’abbattimento dello scaglione superiore.

Il valzer di riforme fiscali: a cosa andiamo incontro?

La decisione di intervenire proprio in concomitanza con la Pasqua non è casuale. Il governo sembra aver impresso un’accelerazione significativa al progetto di riforma, come evidenziato dalle recenti dichiarazioni di Marco Osnato, responsabile economico del partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’annuncio, rinforzato dalle parole del viceministro del Mef, Maurizio Leo, all’evento Telefisco, lascia presagire che il taglio del secondo scaglione dell’IRPEF sia all’orizzonte.

Questo cambiamento rappresenta un passo avanti rispetto all’ultima semplificazione fiscale, dove gli scaglioni sono passati da quattro a tre nel 2024. Di fatto, la nuova curva dell’IRPEF appare come un imminente traguardo, mirato a favorire la classe media e a smorzare il peso fiscale.

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Beneficiari della svolta fiscale

Per visualizzare gli effetti di questo taglio, prendiamo ad esempio il sistema progressivo di tassazione italiano. Al momento, i redditi sono suddivisi in tre fasce: 23%, 35% e 43%. Ad esempio, su un reddito lordo di 1.000 euro annui, 230 euro attualmente rappresentano l’IRPEF per chi si colloca fino a 28.000 euro all’anno.

Chi supera la soglia di 28.000 euro, ma rimane sotto i 50.000 euro, versa un’imposta del 35% sulla parte eccedente. Mentre i redditi superiori a 50.000 euro affrontano un’imposta del 43% su quel segmento. Un individuo con un reddito complessivo di 60.000 euro potrebbe quindi aspettarsi di risparmiare fino a 1.440 euro annualmente. Questo include un risparmio di 440 euro grazie alla riduzione dell’aliquota e all’estensione del secondo scaglione a coprire un monte reddituale più ampio, dolcemente tassato al 33% anziché al 43%.