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Nuovo ISEE: vantaggi per chi investe in titoli di Stato

Nuovo ISEE: vantaggi per chi investe in titoli di Stato
Photo by stevepb – Pixabay
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La misura punta a incentivare il risparmio sicuro senza penalizzare l’accesso a sussidi come l’Assegno Unico e altre prestazioni.

Nuovo ISEE: vantaggi per chi investe in titoli di Stato
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Una recente novità normativa ha introdotto un’importante modifica nel calcolo dell’ISEE: i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale – fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare – sono ora esclusi dal patrimonio mobiliare ai fini ISEE.

L’obiettivo è chiaro: incentivare il risparmio tramite strumenti garantiti dallo Stato, senza che ciò comporti svantaggi nell’accesso a bonus e agevolazioni. Questo significa che molte famiglie, abbassando il proprio indicatore ISEE, potrebbero accedere a prestazioni più vantaggiose o ottenere importi maggiori dell’Assegno Unico.

Assegno Unico, chi può beneficiarne

L’Assegno Unico spetta a tutti i nuclei con figli a carico fino a 21 anni o con figli disabili senza limiti d’età. Il valore dell’assegno varia in base a diversi fattori, primo fra tutti il valore ISEE dichiarato.

Con la nuova esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 euro, chi rientra in questa fascia potrebbe vedersi riconosciuto un ISEE più basso. E di conseguenza, ricevere ogni mese un importo più alto. Non si tratta di un contributo una tantum, ma di un potenziale aumento permanente.

Come ottenere l’aumento dell’Assegno Unico

Attenzione: il ricalcolo dell’ISEE non avviene automaticamente. Le famiglie interessate devono aggiornare la propria DSU – Dichiarazione Sostitutiva Unica – utilizzando i nuovi modelli predisposti dall’INPS e disponibili dal 3 aprile.

Chi si muove subito potrà già beneficiare dell’aumento con il prossimo accredito dell’Assegno Unico. L’aggiornamento può essere fatto in autonomia attraverso il portale INPS, oppure con il supporto di un CAF o patronato. In questo caso, però, il servizio potrebbe avere un costo indicativo tra i 20 e i 25 euro.

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Una mossa semplice, un beneficio duraturo

Per chi possiede titoli di Stato sotto i 50.000 euro, questa è un’opportunità concreta di aumentare il sostegno economico mensile. Basta un aggiornamento all’ISEE per vedere gli effetti già nel breve periodo.

In un contesto economico in cui ogni risorsa può fare la differenza, valutare questa possibilità rappresenta una scelta strategica. Un piccolo passo burocratico, che può tradursi in un vantaggio economico stabile per molte famiglie italiane.