I nuclei familiari con BOT, BTP o buoni postali potranno ottenere un ISEE più basso e accedere a maggiori benefici economici.

L’aggiornamento delle normative ha portato a significative modifiche nel calcolo dell’ISEE per il 2025, con conseguenze pratiche per molte famiglie italiane. Scopriamo insieme cosa comportano queste novità e come prepararsi al cambiamento.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento lo scorso 5 marzo, l’ISEE 2025 ha subito una rivoluzione in corsa. Le famiglie dovranno presto adeguarsi alle modifiche procedurali appena introdotte.
Come si evolverà l’ISEE 2025 e nuove disposizioni sui titoli di stato
Mentre il regolamento appena introdotto si prepara a concretizzare le sue innovazioni, si attendono istruzioni dettagliate dall’INPS riguardo al nuovo modulo per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Questo strumento cruciale servirà per calcolare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, tenendo conto dell’esclusione di titoli di Stato e buoni postali fino a 50.000 euro.
La pubblicazione del nuovo modulo è prevista a breve: infatti, le autorità coinvolte hanno a disposizione un periodo di 30 giorni, iniziato il 5 marzo, per perfezionare le procedure amministrative. Una volta operative, le famiglie con titoli di Stato o buoni postali potranno escluderli dal calcolo, ottenendo così un ISEE potenzialmente più basso. Ciò potrà significare maggiori opportunità di accedere ai benefici legati all’indicatore, comprese agevolazioni e sostegni economici di importi superiori.
Chi dovrà compilare una nuova DSU nel 2025?
A seconda della situazione personale, vi sono due scenari distinti:
- Ricalcolare l’ISEE esistente: Le famiglie con un ISEE 2025 già ottenuto dovranno rivedere il loro calcolo per escludere titoli di Stato e buoni postali.
- Nuove presentazioni: Chi non ha ancora ottenuto un ISEE potrà beneficiare delle nuove regole presentando la DSU aggiornata. L’ISEE calcolato sarà valido sino al 31 dicembre 2025.
Nel primo caso, le famiglie potranno scegliere liberamente se aggiornare la propria situazione economica presso INPS o CAF per sfruttare le agevolazioni finanziarie previste dalla Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, secondo quanto stabilito dal DL n. 48 del 2023, presentare nuovamente la DSU presso i Caf comporterà un costo.
Per chi preferisce percorrere vie alternative e gratuite, la presentazione della DSU può essere gestita in autonomia attraverso il portale online dell’INPS. È importante notare che chi ha già un ISEE conforme alle vecchie regole può continuare a utilizzarlo fino alla fine dell’anno senza adeguamenti.

La rilevanza della nuova ISEE: chi trae maggior beneficio?
La legge di bilancio per il 2024 ha predisposto un budget di 44 milioni di euro per far fronte agli aumenti negli importi dell’assegno unico, causati dall’esclusione dei titoli di Stato e buoni postali dal calcolo ISEE. Le famiglie con figli sono le principali beneficiarie di queste modifiche, poiché un ISEE ridotto traducibile in importi mensili leggermente aumentati.
Non appena i nuovi moduli DSU saranno resi disponibili, sarà possibile ottenere il nuovo ISEE fino al 30 giugno per recuperare eventuali arretrati. Resta compito dell’INPS fornire ulteriori chiarimenti sui meccanismi di transizione dal vecchio al nuovo sistema.