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Nuova legge di bilancio migliora le valutazioni disabilità

Nuova legge di bilancio migliora le valutazioni disabilità
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La Legge n°207/2024 introduce la visita unica per semplificare le procedure, offrendo vantaggi significativi per le persone con disabilità.

Nuova legge di bilancio migliora le valutazioni disabilità
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Un approccio più semplice ed efficiente per le valutazioni della disabilità, introdotto dalla nuova Legge di Bilancio, promette di migliorare notevolmente l’esperienza per chi necessita di assistenza sanitaria e sociale.

L’ultimo intervento normativo proposto con la Legge n°207/2024 rappresenta un progresso significativo nell’ambito dell’accertamento della disabilità ai sensi della Legge 104 e delle procedure di invalidità previdenziale. Questa innovazione offre una via più diretta e trasparente per ottenere riconoscimenti cruciali, incidendo positivamente sulla vita di molti cittadini.

La visita unica: unificazione delle valutazioni

In passato, le analisi delle condizioni di disabilità e invalidità erano frammentarie, gestite sia dall’INPS sia dalle Commissioni ASL. Ora, grazie alla visita unica, queste valutazioni sono integrate in un unico processo. Questa svolta riduce drasticamente i tempi d’attesa e le complicazioni burocratiche, garantendo ai cittadini un percorso più agevole per accedere ai benefici della legge 104, come i permessi lavorativi e le esenzioni fiscali. Il messaggio n° 188/2025 dell’INPS chiarisce ulteriormente le implicazioni di questa novità.

Nuovi sviluppi per i pazienti oncologici

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti modifiche al decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, grazie al comma 167 dell’articolo 1. Un esempio concreto è il comma 3-bis, che consente la revisione sugli atti per i soggetti con patologie oncologiche fino al 31 dicembre 2025. Questi accertamenti possono avvenire senza una visita fisica, se la documentazione medica è ritenuta adeguata. L’interessato è informato della possibilità di inviare la documentazione entro 40 giorni per consentire una valutazione basata sui documenti stessi. Tuttavia, se lo desiderano, i pazienti possono sempre richiedere un appuntamento di persona. Le modalità di revisione vengono applicate secondo le sperimentazioni avviate in nove province quali Brescia e Firenze, predisponendo le Direzioni dell’INPS a ricevere istruzioni operative dettagliate.

Le revisioni per patologie non oncologiche

La revisione sugli atti è estesa anche ai soggetti con patologie non oncologiche, come stabilisce l’articolo 29-ter del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76. L’INPS, in ossequio allo spirito del decreto legislativo n. 62/2024, suggerisce di ridurre al minimo le revisioni non necessarie, soprattutto in presenza di patologie cronico-degenerative dove un miglioramento delle condizioni di salute non è atteso. Una visita unica, introdotta dal comma 168 della legge di Bilancio 2025, semplifica notevolmente il processo di accertamento sanitario. Adesso, un’unica verifica può accertare i requisiti per invalidità civile, sordità, cecità e disabilità in un colpo solo. Questo meccanismo snellito si applica anche alle visite di revisione, a condizione che ci sia una differenza temporale non superiore a tre mesi tra le verifiche assistenziali e previdenziali, come specificato nel messaggio INPS n°188/2025.

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Ottimizzazione delle procedure con la visita unica

Per ottimizzare ulteriormente l’efficacia della visita unica, è fondamentale che le sedi competenti verifichino preventivamente la pianificazione di eventuali visite multiple. In presenza di accertamenti multipli, si provvede alla calendarizzazione manuale di un’unica visita, comunicando all’assistito che verranno raccolti tutti gli elementi necessari per le valutazioni richieste. Qualora una lettera di convocazione sia già stata emessa, si invia un’informazione aggiuntiva tramite il sistema “SIGAS” o direttamente nel giorno dell’appuntamento.

In circostanze dove sono implicati accertamenti differenti, si redigono due verbali sanitari, uno per l’ambito assistenziale e uno per quello previdenziale. Le visite ai pazienti oncologici, peraltro, sono trattate con la massima priorità, rispettando rigidamente i termini stabiliti. Per le persone con disabilità in età lavorativa, si richiede un approfondimento sull’anamnesi lavorativa per assicurare un giudizio medico-legale completo ed efficace. Le riforme portano alla conclusione del processo entro tre mesi dall’inizio degli accertamenti, segnando un notevole avanzamento nell’efficienza dei servizi.