Dopo il crollo del 2022, il colosso dello streaming torna a brillare grazie a strategie vincenti e numeri trimestrali solidi. Il titolo segna +500% dai minimi.

Netflix è tornata a dettare legge nel panorama dello streaming. Dopo un 2022 difficile, segnato dalla prima perdita di abbonati in oltre dieci anni e da una concorrenza sempre più agguerrita, la piattaforma ha ribaltato le sorti in modo sorprendente. Il titolo, affondato di oltre il 70% rispetto ai massimi del 2021, ha saputo risalire la china con un rimbalzo superiore al 500%.
Merito di un cambio di passo deciso: l’introduzione dell’abbonamento supportato dalla pubblicità, il contrasto alla condivisione degli account e l’ingresso nei contenuti sportivi live hanno rafforzato i ricavi e la fiducia degli investitori. I dati Nielsen confermano il primato di Netflix come servizio streaming più visto negli Stati Uniti, nonostante il settore sia sempre più affollato.
Risultati finanziari sopra le attese
I numeri del secondo trimestre 2025 raccontano un’ulteriore fase di consolidamento. I ricavi hanno raggiunto 11,08 miliardi di dollari, segnando un balzo del 15,9% rispetto ai 9,56 miliardi dell’anno precedente. L’utile netto è cresciuto da 2,15 a 3,13 miliardi di dollari, mentre l’utile per azione è salito a 7,19 dollari, superando le stime di 7,10.
Anche le previsioni per il trimestre in corso lasciano ben sperare: Netflix si attende 11,53 miliardi di dollari di ricavi e un utile per azione di 6,87 dollari. Una guidance che conferma la solidità della ripresa e la fiducia nel modello di business adottato.
Un investimento che ha premiato nel tempo
Chi ha creduto in Netflix nel lungo periodo è stato ampiamente ripagato. Al prezzo di chiusura del 17 luglio 2025, pari a 1.274 dollari per azione, un investimento da 1.000 dollari avrebbe generato i seguenti ritorni:
- 1 anno fa: +96,8% → 1.968 dollari
- 5 anni fa: +158,5% → 2.585 dollari
- 10 anni fa: +1.010,2% → 11.102 dollari
- Dal 2002 (IPO): +118.823% → 1.189.227 dollari
Numeri che parlano da soli, ma che devono essere letti con la consapevolezza che i mercati non garantiscono certezze.
La regola della diversificazione

Nonostante la performance eccezionale, gli esperti invitano alla prudenza. Le azioni di singole società possono vivere fasi altalenanti e non sempre replicano i successi passati. È per questo che molti consulenti suggeriscono di adottare strategie basate sulla diversificazione, ad esempio tramite ETF o fondi indicizzati a basso costo.
Strumenti come un fondo legato all’indice S&P 500 permettono di distribuire il rischio su un ampio ventaglio di società, proteggendo l’investitore dalle fluttuazioni di singoli titoli. Una logica di equilibrio che resta valida anche in presenza di star di mercato come Netflix.