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NASpI e DIS-COLL, attenzione dal 15 ottobre: serve comunicare i dati fiscali all’INPS

NASpI e DIS-COLL, attenzione dal 15 ottobre: serve comunicare i dati fiscali all’INPS
Photo by nattanan23 – Pixabay
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Parte la finestra per dichiarare detrazioni e scelte fiscali: chi non invia la comunicazione rischia conguagli e CU incompleta.

NASpI e DIS-COLL, attenzione dal 15 ottobre: serve comunicare i dati fiscali all’INPS
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Chi percepisce indennità come NASpI, DIS-COLL o altre prestazioni previdenziali dovrà fare attenzione a un nuovo adempimento fiscale. A partire dal 15 ottobre 2025, si apre infatti una finestra operativa per inviare all’INPS alcune informazioni fiscali fondamentali. Il mancato invio della dichiarazione può comportare applicazioni automatiche di aliquote e detrazioni, con la possibilità di conguagli a sfavore nella dichiarazione dei redditi.

Il contenuto del messaggio INPS n. 2916

Con il messaggio n. 2916 del 3 ottobre 2025, l’INPS ha chiarito che, anche per l’anno fiscale 2026, i percettori di NASpI, DIS-COLL o pensione potranno scegliere di:

  • applicare un’aliquota IRPEF più elevata sugli scaglioni di reddito,
  • rinunciare in tutto o in parte alle detrazioni per reddito (art. 13 TUIR).

Per esercitare questa opzione, sarà necessario presentare una dichiarazione online attraverso il servizio “Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”, disponibile sul portale INPS.

NASpI e DIS-COLL, attenzione dal 15 ottobre: serve comunicare i dati fiscali all’INPS
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Cosa succede se non si comunica nulla

In caso di mancata comunicazione, l’INPS agirà come sostituto d’imposta, applicando in automatico:

  • le aliquote IRPEF previste dalla legge,
  • le detrazioni d’imposta calcolate sul reddito effettivamente erogato a titolo di indennità.

Un dettaglio da non sottovalutare: anche i percettori di NASpI che ricevono l’Assegno Unico devono comunicare i dati dei figli a carico. In caso contrario, la CU 2026 potrebbe risultare incompleta, con conseguenze sulla dichiarazione dei redditi.

I rischi di un conguaglio negativo

Il pericolo più concreto è che le detrazioni automatiche risultino troppo alte rispetto al dovuto. In questo caso, al momento della dichiarazione dei redditi, il contribuente potrebbe trovarsi a dover restituire l’eccesso sotto forma di debiti fiscali. Per questo motivo, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione e, se necessario, inviare la comunicazione entro i termini, evitando così sorprese sgradite in sede di conguaglio.