Home » Normative » legge 104 si cambia: in arrivo molti più permessi

legge 104 si cambia: in arrivo molti più permessi

legge 104 si cambia: in arrivo molti più permessi
Photo by stevepb – Pixabay
Lettura: 3 minuti
legge 104 si cambia: in arrivo molti più permessi
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay

A partire dal 1° gennaio 2026, i lavoratori italiani potranno beneficiare di un incremento delle ore di permesso retribuito, specificamente destinate a visite mediche e cure frequenti. Questo rappresenta una delle principali modifiche alla Legge 104, promossa per garantire una maggiore tutela dei dipendenti con necessità sanitarie specifiche. La normativa si arricchisce così di un pacchetto di disposizioni volte a proteggere il posto di lavoro e migliorare le condizioni lavorative di chi presenta particolari esigenze di salute.

Criteri di Accesso alla Legge 104

Per usufruire dei vantaggi offerti dalla Legge 104, è fondamentale ottenere il riconoscimento di una disabilità. Ciò avviene attraverso l’assegnazione di una percentuale di invalidità civile superiore al 33%, secondo i criteri stabiliti dalle tabelle del Decreto Ministeriale del 5 febbraio 1992. Queste tabelle definiscono il grado di riduzione della capacità lavorativa basandosi sulle patologie che influenzano in maniera significativa la possibilità di svolgere un’attività professionale. È essenziale notare che solo superata questa soglia si potrà accedere alle agevolazioni previste dalla legge.

Permessi in aumento: ma quanto?

legge 104 si cambia: in arrivo molti più permessi
Photo by BeatriceBB – Pixabay

Le nuove disposizioni introducono 10 ore annue aggiuntive di permesso retribuito. Queste ore sono disponibili – previa certificazione medica – per i lavoratori di settori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche attive o in follow-up, così come per chi abbia invalidità pari o superiore al 74% dovuta a malattie croniche o invalidanti, anche rare. Analoghi diritti sono estesi ai genitori di figli minorenni con problematiche sanitarie simili. Tali permessi mirano a garantire il tempestivo svolgimento di visite mediche, analisi e cure necessarie alla gestione della malattia senza penalizzare il lavoro.

Congedo e Smart Working

Il congedo, richiedibile fino a due anni, rappresenta un’altra importante misura di cui i lavoratori possono avvalersi. Sebbene non preveda il pagamento dello stipendio, assicura la conservazione del posto di lavoro e la precedenza nell’accesso al lavoro da remoto al termine del periodo stabilito. Questo congedo può essere usufruito in modalità continuativa o frazionata, e il suo scopo principale è dare sicurezza occupazionale durante il “periodo di comporto”, ovvero l’assenza giustificata dal servizio. Per attivarlo basterà ottenere il classico certificato elettronico di malattia dal medico curante.

Sospensione delle Attività per i Lavoratori Autonomi

I lavoratori autonomi, anch’essi considerati dalla normativa, possono sospendere la prestazione continuativa per un massimo di 300 giorni l’anno. Questa tutela è concessa per malattia, gravidanza o infortunio, sebbene limitata a 150 giorni per il mantenimento del diritto alla sospensione senza compenso. Per accedere a questa opportunità, è richiesta una domanda formale da parte dell’interessato. In questo modo, la legge amplia la sua portata, includendo anche chi non ha un contratto di lavoro subordinato, ma che necessita comunque di tutele in caso di indisponibilità fisica.