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Legge 104 e Legge 162: quali sono le differenze per chi vive con la disabilità

Legge 104 e Legge 162: quali sono le differenze per chi vive con la disabilità
Photo by Jakub Pabis – Unsplash
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Norme simili nel fine ma diverse nei contenuti: ecco cosa distingue la Legge 104 del 1992 dalla Legge 162 del 1998, tra diritti nazionali e sostegni personalizzati.

Legge 104 e Legge 162: quali sono le differenze per chi vive con la disabilità
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“Differenza sottile tra il fare e il dire”, canta Marco Mengoni nel brano Mi fiderò. E forse non esiste descrizione più calzante per spiegare le sfumature che dividono due normative centrali nel sistema italiano di tutela della disabilità: la Legge 104/1992 e la Legge 162/1998.

Entrambe si rivolgono alle persone con disabilità, eppure operano su piani diversi. La prima è una norma nazionale, quadro di riferimento generale per garantire diritti, assistenza e integrazione. La seconda è un’estensione della 104, che introduce strumenti operativi e personalizzati, con un focus specifico sulle situazioni di disabilità grave.

Legge 104/92: diritti universali e agevolazioni per lavoratori e familiari

Approvata nel 1992, la Legge 104 rappresenta il pilastro della legislazione italiana in materia di disabilità. La norma stabilisce i principi generali per l’integrazione sociale, l’assistenza e il supporto della persona disabile, riconoscendole diritti fondamentali sia in ambito familiare che lavorativo.

Tra le principali tutele previste:

  • Permessi retribuiti: tre giorni al mese per i lavoratori disabili o per chi assiste un familiare in condizioni gravi.
  • Estensione del congedo parentale: per genitori di figli con disabilità.
  • Agevolazioni fiscali: per l’acquisto di ausili tecnici, veicoli adattati, servizi telefonici e internet.

La Legge 104 si applica su tutto il territorio nazionale, ed è attivabile sia dal disabile sia dai familiari che lo assistono. Il suo obiettivo è garantire pari opportunità e inclusione, riconoscendo il valore sociale della cura.

Legge 162/98: piani personalizzati e sostegno quotidiano

La Legge 162 del 1998 non sostituisce la 104, ma la integra, potenziandone l’applicazione nei confronti delle persone con disabilità grave. In particolare, introduce strumenti operativi per garantire una vita indipendente, anche a fronte di limitazioni funzionali importanti.

Il cuore operativo della 162 è il Piano Personalizzato di Assistenza, che può includere:

  • Assistenza domiciliare qualificata, anche H24 in alcuni casi.
  • Supporto educativo e terapeutico, a domicilio o in centri diurni.
  • Servizi per la famiglia, come trasporto per visite mediche o sollievo temporaneo.

Per accedere ai benefici della Legge 162 è necessario:

  • Avere un riconoscimento di disabilità grave (art. 3, comma 3, Legge 104).
  • Presentare un ISEE aggiornato.
  • Coinvolgere i servizi sociali territoriali, che co-progettano il piano sulla base dei bisogni individuali.

A differenza della Legge 104, l’attuazione della 162 varia da regione a regione. Ogni comune gestisce l’erogazione dei piani personalizzati, con modalità operative diverse. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi agli uffici comunali o agli sportelli sociali competenti.

Due percorsi complementari: fare chiarezza per scegliere consapevolmente

In sintesi, la Legge 104 è una legge-quadro nazionale, pensata per offrire diritti universali a tutte le persone con disabilità e ai loro familiari. La Legge 162, invece, è una normativa integrativa, che attiva servizi su misura, con una logica più operativa, locale e concreta.

AspettoLegge 104/92Legge 162/98
AmbitoNazionaleRegionale/locale
DestinatariPersone con disabilità e familiariPersone con disabilità grave
ObiettiviIntegrazione, assistenza, agevolazioniVita indipendente, sostegno personalizzato
StrumentiPermessi, congedi, agevolazioni fiscaliPiani personalizzati di assistenza, supporto domiciliare
Requisiti economiciNon richiesti per l’attivazioneNecessario presentare ISEE aggiornato
AttivazioneSu istanza del disabile o familiareIn collaborazione con i servizi sociali territoriali

Come canta Mengoni, “sono solo linee”, ma a volte anche linee sottili segnano la differenza tra promesse e realtà. E comprendere a fondo queste differenze è il primo passo per far valere i propri diritti e accedere ai giusti strumenti di sostegno.