L’estate accende la voglia di viaggiare e, come ogni anno, milioni di turisti si preparano a partire. Ma c’è un dettaglio che molti trascurano finché non arriva il momento di pagare: la tassa di soggiorno.

È la regina incontrastata delle città europee con la tassa di soggiorno più alta: Amsterdam. Secondo i dati raccolti da Holidu, il capoluogo olandese applica un’imposta pari al 12,5% del costo totale della prenotazione, per una media di 18,45 euro a notte. Una cifra che riflette l’impegno della città nel contenere l’overtourism e finanziare servizi pubblici e infrastrutture urbane. Qui, ogni pernottamento ha un prezzo aggiuntivo non trascurabile, destinato a sostenere la vivibilità della città.
La Grecia scommette sul turismo sostenibile
Al secondo posto della classifica troviamo diverse località greche, tra cui Atene, Rodi, Heraclion e Salonicco. Qui, la tassa di soggiorno prende il nome di “tassa di resilienza climatica” e ammonta in media a 8,17 euro al giorno, anche se l’importo varia in base alla stagione e al tipo di struttura ricettiva. L’obiettivo? Finanziarie iniziative green e rafforzare le infrastrutture turistiche in un Paese sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico.
Berlino completa il podio
A chiudere la top 3 c’è Berlino, dove la tassa di soggiorno è pari al 7,5% del costo netto dell’alloggio, con una media di 7,38 euro a notte. Anche in questo caso, l’imposta ha lo scopo di contribuire al mantenimento dei servizi cittadini e sostenere il turismo responsabile. La capitale tedesca, con la sua effervescenza culturale e la vivacità dei quartieri, resta una meta gettonata nonostante l’aumento dei costi.

Le città italiane non sono da meno
Anche l’Italia compare in classifica con alcune delle sue città più visitate. Roma, in testa tra le italiane, modula la tassa in base alla categoria dell’hotel: si parte da 10 euro a notte per i 5 stelle, scendendo gradualmente fino a 4 euro per gli alberghi a 1 stella. Firenze applica una tariffa simile, con un massimo di 8 euro per gli alloggi di lusso. Milano impone 7 euro a persona per hotel a 4 e 5 stelle e 6,30 euro per le case vacanza, mentre nelle strutture di categoria inferiore si pagano 1,80 euro. A Bologna il sistema è basato sul prezzo della stanza: si va da un minimo di 4 euro per pernottamenti economici a un massimo di 7 euro per quelli oltre i 121 euro a notte. Venezia, infine, adotta un sistema stagionale, con un’imposta che varia da 1 a 5 euro a seconda della categoria e del periodo dell’anno.