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Italia tra le mete top dei milionari: boom atteso nel 2025

Italia tra le mete top dei milionari: boom atteso nel 2025
Photo by geirormseth0 – Pixabay
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Con 3.600 nuovi milionari previsti, l’Italia supera la Svizzera e si piazza al terzo posto mondiale dietro Emirati e USA.

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Si muovono senza clamore, ma con capitali colossali. Armati non di valigie, ma di carte Visa e piani fiscali strategici, i nuovi milionari globali stanno ridisegnando la mappa del denaro internazionale. L’Italia, con 3.600 nuovi milionari attesi nel 2025, si piazza al terzo posto mondiale dietro Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti, superando persino la Svizzera. Parliamo di un afflusso da 21 miliardi di dollari, che surclassa numerose manovre finanziarie nazionali.

Mentre il mondo affronta tensioni geopolitiche, inflazione e regimi fiscali sempre più rigidi, gli high-net-worth individuals cercano riparo. E i Paesi si sfidano nel corteggiarli con visti su misura, tassazioni light e percorsi semplificati per ottenere la residenza. In questo contesto, l’Italia ha trovato la propria formula d’attrazione: un mix calibrato di bellezza, sicurezza e incentivi fiscali che funziona.

Milano capitale del lusso, grazie alla Flat Tax

Ma cosa rende davvero l’Italia — e in particolare Milano — così attraente per chi può vivere ovunque? A fare la differenza è la combinazione tra qualità della vita e agevolazioni fiscali. Da quasi un decennio, il regime agevolato introdotto durante il governo Renzi, la celebre “norma CR7”, consente ai nuovi residenti di pagare un’imposta fissa annuale di 200.000 euro sui redditi esteri, valida fino a 15 anni.

Un’offerta che molti considerano più vantaggiosa rispetto a Montecarlo. Secondo Henley & Partners, è proprio la convenienza — fiscale e immobiliare — a convincere migliaia di milionari a scegliere il Belpaese. E Milano diventa il cuore pulsante di questa nuova geografia patrimoniale. Dei 4.500 neo-residenti che hanno beneficiato finora del regime, circa la metà ha scelto il capoluogo lombardo.

Il nuovo volto della città: chi sono i nuovi Paperoni

Milano non è solo una meta; è un simbolo. La città attrae in particolare individui giovani e professionisti del private equity, affascinati da un ecosistema finanziario evoluto e da uno stile di vita esclusivo. I numeri parlano: tra il 2017 e il 2023, i cittadini francesi iscritti all’anagrafe milanese sono cresciuti del 68%, mentre i britannici sono aumentati del 32%.

Questa presenza si riflette sul mercato: nel segmento degli immobili di lusso, con prezzi superiori ai due milioni di euro, la domanda è in costante ascesa. Mentre il mercato immobiliare generale cala, quello di fascia alta registra incrementi sostenuti, con picchi del 46% in alcune aree della città. E le previsioni per il 2025 indicano un’ulteriore accelerazione, alimentata anche dalla discesa dei tassi d’interesse.

Un rifugio per pochi: tra opportunità e disuguaglianze

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Non mancano, tuttavia, le perplessità. L’arrivo di grandi capitali, pur creando opportunità, solleva dubbi etici e timori legati alla gentrificazione. Alcuni esponenti politici, come Europa Verde, propongono che parte della flat tax venga destinata ai comuni, per compensare gli squilibri e investire in servizi sociali.

L’Italia, osservando gli errori di altri — come il Portogallo, che ha finito per cancellare i propri programmi fiscali agevolati dopo proteste popolari — ha adottato un approccio più selettivo: requisiti stringenti, controlli accurati, un ingresso riservato ai grandi patrimoni. Non un paradiso fiscale, ma un approdo di prestigio.

Tra le mete più ambite spiccano Roma, la Toscana e il lago di Como, con figure iconiche come George Clooney che hanno scelto l’Italia non solo come residenza, ma come stile di vita. Eppure resta aperta una domanda: può una nazione costruire il proprio futuro economico corteggiando solo l’élite? La risposta è ancora tutta da scrivere.