Il governo protegge gli incentivi fiscali per chi investe in startup e PMI innovative, sostenendo l’innovazione e l’imprenditorialità nonostante i tagli previsti.
La nuova Legge di Bilancio all’esame della Camera introduce importanti modifiche ai bonus fiscali previsti per il 2025, offrendo una boccata d’ossigeno a chi sottoscrive contratti di assicurazione entro il 31 dicembre 2024.
Le agevolazioni fiscali previste dalla nuova Legge di Bilancio, ormai quasi pronte per l’approvazione alla Camera, promettono di razionalizzare il panorama delle detrazioni a partire dai primi giorni del 2025. Sorprendentemente, oltre alle più attese spese sanitarie, anche i contratti assicurativi conclusi entro la fine del 2024 beneficeranno di un trattamento di favore. E non è tutto: anche chi investe in startup e PMI innovative potrà tirare un sospiro di sollievo.
Ridotto il taglio dei bonus fiscali per il 2025
In seguito alle discussioni svolte in Commissione Bilancio della Camera e agli emendamenti suggeriti dai relatori e dal Governo, il taglio dei bonus fiscali previsto per il 2025 ha subito una revisione significativa. Tra le proposte più rilevanti emerge la decisione di escludere dal taglio non solo le detrazioni per spese sanitarie e le rate di spese edilizie approvate fino al 31 dicembre 2024, ma ora anche altre eccezioni vengono introdotte.
Un emendamento al comma 9 dell’articolo 2 della Legge di Bilancio 2025 chiarisce che i redditi sopra i 75.000 euro non verranno penalizzati per i contratti assicurativi firmati prima del 31 dicembre 2024. Questi riguardano principalmente i premi per polizze vita e quelle legate a invalidità o calamità naturali, che il TUIR permette di detrarre. Un sospiro di sollievo, dunque, per chi ha già pianificato un’assicurazione a lungo termine. Similmente, gli incentivi destinati agli investimenti in startup e PMI innovative rimarranno immutati.
Una finestra limitata per godere delle detrazioni
L’imminente approvazione della nuova Legge di Bilancio introduce un doppio binario per il trattamento delle spese assicurative, fornendo un incentivo tangibile per chi agisce prima del termine del 2024. Solo chi sottoscrive i contratti assicurativi entro questa finestra temporale eviterà che le spese sostenute vengano calcolate nel tetto massimo delle detrazioni ammissibili dal 2025. È una corsa contro il tempo per i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, che vedranno imporre limiti stringenti sui rimborsi a partire dall’anno seguente.
Il rimborso massimo per i contribuenti individuali sarà di 7.000 euro per redditi tra i 75.000 e i 100.000 euro, riducendosi a 4.000 euro per chi supera questo limite. Tuttavia, il contesto fiscale si adatta anche alla realtà familiare, considerata la presenza di figli a carico, portando i limiti di rimborso a 14.000 e 8.000 euro rispettivamente.
Eccezioni e garanzie: chi sarà salvo dal taglio lineare?
Le modifiche alla manovra, pur determinando un complessivo ridimensionamento delle detrazioni, non minacciano alcune categorie di spese che rimarranno ben salde al loro posto nel ventaglio delle agevolazioni disponibili. Tra queste figurano le spese sanitarie, le detrazioni già consolidate o distribuite in modalità rateale su più anni. Una salvaguardia garante di continuità per le assicurazioni sulla vita o immobili stipulate entro la scadenza del 2024.
Questo intervento selettivo della Legge di Bilancio segna un punto di svolta nel futuro sistema fiscale, riflettendo un equilibro tra necessità di contenimento della spesa pubblica e la tutela degli investimenti strategici per il cittadino.