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IMU e TARI seconda casa: quanto costa davvero mantenerla

IMU e TARI seconda casa: quanto costa davvero mantenerla
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Anche l’uso saltuario dell’abitazione non esonera da imposte elevate, influenzate da metratura, valore catastale e aliquote comunali.

IMU e TARI seconda casa: quanto costa davvero mantenerla
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Quando si acquista una seconda casa, l’IMU rappresenta una delle voci più pesanti. Questa imposta, obbligatoria su tutti gli immobili non adibiti a residenza principale, varia in base al valore catastale e alle decisioni del comune, che spesso applica aliquote maggiorate per le seconde abitazioni. A questa si aggiunge la TARI, la tassa sui rifiuti: anche se la casa viene usata saltuariamente, va comunque versata, con importi che dipendono dalla metratura e da un numero standard di occupanti.

Sia che l’immobile si trovi tra le onde del litorale o in cima a una valle alpina, queste spese ricorrenti incidono ogni anno sul budget del proprietario. E ignorarle può significare trovarsi a fine anno con cifre inattese da pagare.

Il mare consuma: quando la natura presenta il conto

Possedere una casa al mare non è solo relax e tramonti: la vicinanza all’acqua salata comporta una manutenzione più onerosa. La salsedine, insieme all’umidità costante, accelera il degrado di materiali come legno, ferro e cemento. Questo rende necessarie operazioni di verniciatura e pulizia delle superfici esterne con maggiore frequenza, con costi che possono facilmente superare i 500 euro l’anno.

Ma non basta. Infiltrazioni, muffe o corrosione possono richiedere interventi straordinari, che aggiungono altri 200 euro o più al bilancio. Mantenere l’immobile in buone condizioni non è solo una scelta estetica: serve a evitare danni più gravi e a conservarne il valore nel tempo.

Vivere in alta quota: comfort invernale e ostacoli logistici

Le case in montagna, soprattutto se utilizzate nei mesi più freddi, richiedono un’attenzione particolare al riscaldamento. Le temperature rigide obbligano a mantenere un minimo di calore costante anche in assenza di ospiti, per prevenire danni alle tubature e alla struttura. I costi per l’energia, quindi, possono lievitare rapidamente.

Inoltre, se l’immobile si trova in una zona isolata o difficilmente accessibile d’inverno, si aggiungono spese per lo sgombero neve e per la manutenzione del tetto. L’accesso stesso può trasformarsi in una spesa ricorrente, soprattutto in caso di strade private o non servite da mezzi pubblici.

Gestione oculata: come abbattere i costi senza rinunciare alla qualità

IMU e TARI seconda casa: quanto costa davvero mantenerla
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Gestire una seconda casa in modo efficiente è possibile, ma richiede pianificazione. La prevenzione è la chiave: piccoli interventi costanti riducono il rischio di danni costosi. Al mare, conviene scegliere materiali resistenti alla corrosione e installare protezioni contro l’umidità; in montagna, puntare su infissi isolanti e impianti a basso consumo può fare la differenza.

Per abbassare le spese fisse, sempre più proprietari scelgono di affittare l’immobile nei periodi in cui non lo utilizzano: una soluzione efficace per coprire parte dei costi annuali. Un’altra mossa intelligente è confrontare diverse assicurazioni per ottenere la copertura più vantaggiosa, senza rinunciare alla protezione dell’investimento.