L’82% vuole packaging riutilizzabili, ma solo metà degli acquirenti di bioplastica lo smaltisce correttamente nell’organico.
L’economia circolare conquista terreno tra gli italiani, con i più giovani e i laureati in prima linea nella scelta di prodotti usati, rigenerati o ricondizionati. È quanto emerge dal nuovo report “FragilItalia”, realizzato da Area Studi Legacoop insieme a Ipsos, nell’ambito del progetto Terrific. L’indagine, presentata in occasione della Conferenza nazionale dell’economia circolare, mostra un aumento dell’attenzione verso comportamenti sostenibili: cresce l’interesse per imballaggi riutilizzabili o riciclati e si diffonde la tendenza a prolungare la vita utile degli oggetti, in particolare abbigliamento, piccoli elettrodomestici e dispositivi tecnologici.
Acquisti alternativi in aumento, ma la proprietà resta centrale
Il 48% degli italiani ha acquistato almeno un prodotto usato, in crescita di tre punti percentuali rispetto a due anni fa. Percentuale simile per i rigenerati, scelti dal 39%. Tra gli under 30, il 57% preferisce l’usato e il 41% il rigenerato, mentre tra i laureati le cifre sono rispettivamente 52% e 47%. Tuttavia, resta forte il legame con il concetto di proprietà: due italiani su tre preferiscono possedere ciò che usano, una quota in crescita. Al contrario, cala l’interesse per formule alternative come noleggio (24%), sharing (13%) e leasing (12%).
Affidabilità in calo: servono incentivi e più trasparenza
Nonostante la crescita dei consumi sostenibili, diminuisce la fiducia nella qualità dell’usato: cala di 9 punti la percezione di affidabilità e di 7 quella della durabilità rispetto al nuovo. Per incentivare la scelta di prodotti circolari, l’89% degli intervistati chiede sconti e maggiore trasparenza, mentre l’87% desidera una rete di vendita più accessibile e incentivi economici. Gli over 64 risultano più ottimisti sull’efficacia di queste misure, mentre gli under 30 mostrano maggiore scetticismo. La ricerca mostra anche che il 91% degli italiani cerca prodotti durevoli, il 90% facilmente riparabili e l’85% riutilizzabili.
Il ruolo chiave del packaging e dell’eco-design
L’82% degli italiani considera importante che il packaging sia riutilizzabile, mentre l’80% lo preferisce in materiale riciclato. Tuttavia, solo il 51% di chi ha acquistato imballaggi in bioplastica li ha poi smaltiti correttamente nell’organico, con percentuali più alte tra i giovani e i laureati. Per Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, questi dati indicano che “oltre il 90% delle persone sceglie un prodotto in base alla sua durata”. Ronchi sottolinea l’importanza dell’eco-design, ovvero la progettazione di oggetti che siano riparabili, aggiornabili e riciclabili, per rendere l’economia circolare una realtà accessibile e concreta.