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FIRE in Italia: risparmio estremo per smettere di lavorare

FIRE in Italia: risparmio estremo per smettere di lavorare
Photo by Surprising_Media – Pixabay
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Influencer e creator raccontano le loro strategie su TikTok e podcast, ispirando una generazione in cerca di autonomia economica precoce.

FIRE in Italia: risparmio estremo per smettere di lavorare
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Tagliare le spese, investire con intelligenza e accrescere il proprio conto in banca: il movimento FIRE – acronimo di Financial Independence, Retire Early – promette libertà finanziaria e pensione anticipata. Nato negli Stati Uniti e diffusosi rapidamente nei Paesi scandinavi, ha conquistato anche l’Italia, dove si sta formando una vera e propria community tra Telegram e Facebook. I protagonisti? Giovani under 30, spesso della Gen Z, che raccontano le loro strategie sui social tra podcast e blog. Il sogno? Smettere di lavorare prima dei 40 anni. Ma non è tutto oro quello che luccica: per molti lavoratori, con stipendi nella media, questo obiettivo resta ancora fuori portata.

L’influenza social e la regola d’oro del 4%

A ispirare il movimento è stato il libro Your Money or Your Life, pubblicato nel 1992 da Vicki Robin e Joe Dominguez. Da lì, l’idea si è evoluta in un fenomeno social, alimentato da influencer come Mia McGrath, 24 anni, che su TikTok conta oltre 100 mila follower. Nei suoi video, racconta di come vive spendendo il minimo indispensabile. «Ogni giorno faccio colazione spendendo 50 centesimi, così posso andare in pensione entro i 40 anni», dice mostrando come rinuncia a caffè e pranzi fuori per portare pasti da casa. «Non mi vedrete mai comprare un’insalata da 20 dollari. Il mio obiettivo è la pensione anticipata: a 20 anni devo rinunciare ad alcuni sfizi quotidiani, ma a 45 non dovrò chiedere alcun permesso per godermi una giornata libera».

La strategia FIRE: risparmiare, investire, moltiplicare

Non basta vivere in modo frugale per garantirsi una vecchiaia serena. Il cuore del metodo FIRE è nella cosiddetta “regola del 4%”: risparmiare 25 volte le proprie spese annuali e investire quella somma in un portafoglio bilanciato di azioni e obbligazioni. Raggiunto questo obiettivo – chiamato FIRE Target – si può prelevare ogni anno il 4% del capitale e vivere di rendita. Un esempio? Se una persona spende 30.000 euro l’anno, dovrà accumulare almeno 750.000 euro per mantenere lo stesso stile di vita senza lavorare. Il tutto, ovviamente, passando per investimenti mirati e tagli strategici alle spese superflue.

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Un sogno riservato a pochi?

Il modello FIRE può sembrare una scorciatoia verso una vita senza lavoro, ma non è accessibile a chiunque. Richiede un reddito stabile e ben al di sopra della media, oltre a solide competenze in ambito finanziario. I rischi legati agli investimenti, soprattutto per chi non ha esperienza nei mercati, sono tutt’altro che trascurabili. «Solo i benestanti possono sperare in una vera indipendenza economica», ha dichiarato Mi Ah Schoyen dell’Università metropolitana di Oslo in un’intervista a La Repubblica del 2024. «La verità è che il dipendente medio non guadagna abbastanza». Un sogno, certo, ma non per tutti. E anche in questo caso, sognare sì, ma con giudizio.