Le penali nascoste e la perdita di detrazioni fiscali possono ridurre i vantaggi. Attenzione ai contratti firmati prima del 2007.

Hai messo da parte un bel gruzzolo e l’idea di sbarazzarti del mutuo ti fa sentire più leggero. Niente più rate mensili, niente interessi da calcolare, la casa finalmente tutta tua. Un piano perfetto, almeno all’apparenza. In realtà, anticipare la chiusura di un finanziamento può riservare qualche insidia imprevista. Le penali per estinzione anticipata e altri costi nascosti rischiano infatti di rosicchiare una fetta importante dei tuoi risparmi, trasformando quella che sembrava una scelta vantaggiosa in un boomerang.
Le regole del gioco: penali, tassi e vecchi contratti
Pagare il mutuo in un’unica soluzione prima della scadenza si chiama estinzione anticipata. Ma le banche, che sugli interessi costruiscono i loro guadagni, non sempre vedono di buon occhio questa accelerazione. Per tutelarsi, applicano penali. Fortunatamente, il Decreto Bersani ha introdotto importanti tutele: se il mutuo è stato firmato dopo il 2 febbraio 2007 per comprare o ristrutturare casa, niente penali. Ma se il contratto è più vecchio, il discorso cambia. Ad esempio, con un tasso variabile, la penale può arrivare allo 0,50% fino al terz’ultimo anno, scendendo allo 0,20% e poi azzerandosi negli ultimi due anni. Con i mutui a tasso misto, la situazione si complica, perché le penali variano in base alla quota residua e alla tipologia di tasso.
Tasso fisso? Attenzione ai costi
I mutui a tasso fisso possono nascondere penali più elevate, soprattutto nei contratti firmati dopo il 1° gennaio 2001. In questi casi, si può arrivare fino all’1,90% nei primi anni, percentuale che scende gradualmente fino ad annullarsi negli ultimi due anni. Ma non è tutto: chi salda il mutuo in anticipo perde anche le detrazioni fiscali sugli interessi passivi. Un vantaggio spesso sottovalutato che, se viene meno, può pesare non poco sul reddito disponibile. È quindi fondamentale valutare attentamente anche questo aspetto, perché l’estinzione potrebbe sottrarre benefici utili a lungo termine.

Meglio saldare o investire? La decisione non è scontata
Prima di firmare il bonifico definitivo, fermati un attimo e rifletti: vale davvero la pena? Chiedi alla banca un calcolo dettagliato delle eventuali penali e confrontalo con l’importo residuo del mutuo. Sei vicino alla fine del piano di ammortamento? Potrebbe non convenire. Inoltre, considera cosa potresti fare con quei soldi. Investirli in uno strumento che renda più del tasso d’interesse del mutuo potrebbe rivelarsi più profittevole. Non esiste una risposta valida per tutti: la scelta giusta dipende da molti fattori, dalle condizioni contrattuali al tuo profilo di rischio. L’importante è non decidere d’impulso. Prenditi il tempo per analizzare ogni scenario, anche con l’aiuto di un consulente: risparmiare è importante, ma farlo bene lo è ancora di più.