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Ecobonus 2025: rottamazione auto e sconti per famiglie

Ecobonus 2025: rottamazione auto e sconti per famiglie
Photo by jackmac34 – Pixabay
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Il bonus sarà legato all’ISEE: più aiuti a chi ha redditi bassi. Riassegnati i fondi previsti per le colonnine elettriche in tutta Italia.

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C’è voglia di voltare pagina, anche sulle strade. L’Italia si prepara a rinnovare il parco auto, con un piano che promette incentivi consistenti per chi decide di abbandonare i vecchi motori inquinanti. Il governo sta mettendo a punto nuove misure per rilanciare la rottamazione e potenziare l’Ecobonus 2025. L’obiettivo? Accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, ridurre le emissioni e sostenere economicamente le famiglie. Alla base dell’iniziativa ci sono i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che metteranno sul piatto 1,2 miliardi di euro, di cui circa la metà – 600 milioni – destinata direttamente al nuovo Ecobonus.

Rimodulazione fondi e focus sull’acquisto

Inizialmente, questi fondi erano destinati a potenziare la rete di ricarica elettrica in tutta Italia. Tuttavia, la scarsa partecipazione ai bandi e le difficoltà burocratiche hanno spinto il governo a chiedere all’Ecofin una revisione degli obiettivi. Il via libera dell’Unione europea ha portato a una riassegnazione delle risorse: priorità ora agli incentivi diretti per l’acquisto di auto elettriche, a patto che si proceda con la rottamazione di un veicolo obsoleto e inquinante. L’operazione mira a ridurre l’impatto ambientale del traffico cittadino e a rendere più accessibile la mobilità sostenibile, puntando tutto sull’innovazione.

Bonus legato all’ISEE: quanto puoi ricevere

Il decreto attuativo, atteso a breve, dovrà essere approvato e operativo prima della scadenza del 30 giugno 2026, data entro la quale i fondi dovranno essere impiegati. Le anticipazioni parlano di un bonus strutturato in base all’ISEE: fino a 11.000 euro per chi ha un ISEE inferiore ai 30.000 euro e 9.000 euro per chi rientra nella fascia 30.000-40.000 euro. Una spinta concreta per coprire una parte significativa del costo di una nuova auto elettrica. Non si tratta solo di numeri: per molte famiglie, questo incentivo potrebbe fare la differenza tra rimandare l’acquisto o scegliere un mezzo più moderno e pulito.

Requisiti geografici e imprese: chi può accedere

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C’è però un altro aspetto da considerare: i limiti geografici. Gli incentivi potrebbero essere riservati esclusivamente a territori con elevati livelli di inquinamento e densità abitativa, escludendo potenzialmente zone periferiche. Il governo sta valutando modifiche ai criteri di accesso, ma le regole europee sul Pnrr lasciano poco spazio di manovra. Tra le categorie che potrebbero beneficiare delle nuove misure ci sono anche le microimprese, in particolare quelle attive nel trasporto merci. In caso di acquisto di veicoli commerciali elettrici (fino a 3,5 tonnellate per N1 e fino a 12 tonnellate per N2), il contributo potrebbe coprire fino al 30% del prezzo del mezzo, con un tetto massimo fissato a 20.000 euro. Parallelamente, si studiano anche nuovi investimenti nel settore ferroviario e sul biometano per promuovere un’economia circolare.