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Debiti verso Inps e Inail, dal 2026 via libera alla rateizzazione fino a 60 mesi

Debiti verso Inps e Inail, dal 2026 via libera alla rateizzazione fino a 60 mesi
Photo by geralt – Pixabay
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Dal 2026 si potrà pagare in tre o cinque anni i debiti contributivi con Inps e Inail. Una svolta importante per chi è in difficoltà economica, grazie al decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Debiti verso Inps e Inail, dal 2026 via libera alla rateizzazione fino a 60 mesi
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Un passo significativo verso la flessibilità nei pagamenti arriva con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 29 novembre 2025, del decreto interministeriale firmato dai Ministeri dell’Economia e del Lavoro. Il provvedimento, datato 24 ottobre 2025, dà concreta attuazione a quanto previsto dalla Legge 203 del 2024, ampliando i tempi per regolarizzare i debiti verso Inps e Inail. A partire dal 1° gennaio 2026, i contribuenti potranno chiedere di pagare i debiti in 36 o 60 rate mensili, a seconda dell’importo e delle condizioni economiche.

Come funziona la nuova rateizzazione

Il nuovo meccanismo si applica ai debiti non ancora affidati agli agenti della riscossione e riguarda contributi, premi e accessori di legge. In base al decreto, le modalità sono così suddivise:

  • 36 rate mensili per debiti fino a 500.000 euro, in presenza di temporanea difficoltà economica e finanziaria;
  • 60 rate mensili per importi superiori ai 500.000 euro.

La misura punta a facilitare la regolarizzazione dei versamenti, garantendo al contempo l’incasso delle somme da parte degli enti previdenziali. Ogni ente – Inps e Inail – disciplinerà con appositi atti interni le modalità di gestione e verifica delle domande di dilazione.

Debiti verso Inps e Inail, dal 2026 via libera alla rateizzazione fino a 60 mesi
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Domande e tempi di accesso alla misura

Per richiedere la rateizzazione, i contribuenti dovranno attendere l’adozione di un provvedimento esecutivo che specifichi requisiti e criteri applicativi. Tale atto dovrà essere emanato entro il 28 gennaio 2026, cioè entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto interministeriale.

Nel dettaglio, il provvedimento definirà:

  • i criteri per identificare i contribuenti in difficoltà economica;
  • i parametri per determinare la durata della rateizzazione;
  • le condizioni che possono portare alla revoca del piano di dilazione.

Da quando sarà possibile fare richiesta

Le domande di accesso al piano di rateizzazione potranno essere presentate a partire dal 30° giorno successivo all’adozione dei provvedimenti attuativi da parte di Inps e Inail. Tuttavia, anche le richieste presentate prima di tale data potranno rientrare nel nuovo regime, purché successive al 12 gennaio 2025, giorno in cui è entrata in vigore la Legge 203/2024.

L’obiettivo della misura è chiaro: offrire a cittadini e imprese una via percorribile per rientrare in regola con i versamenti, senza compromettere la propria stabilità finanziaria.