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Controlli con targa: svolta digitale per Polizia e CED

Controlli con targa: svolta digitale per Polizia e CED
Photo by DayronV – Pixabay
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Basta un numero di targa per consultare tutti i dati del conducente: addio documenti cartacei, ma restano multe se assenti.

Controlli con targa: svolta digitale per Polizia e CED
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Dal 1° giugno parte una svolta epocale per chi si mette al volante. Carabinieri e Polizia avranno a disposizione un nuovo strumento informatico in grado di rivoluzionare i controlli su strada. Il Centro Elaborazione Dati (CED), già previsto dall’articolo 8 della Legge n. 21 del 1981, è stato potenziato e permetterà un accesso in tempo reale a tutte le informazioni su veicolo e conducente. Basta con i documenti cartacei: la classica richiesta di “patente e libretto” diventerà superflua nella maggior parte dei casi. Tuttavia, in caso di malfunzionamento del sistema, resta in vigore l’obbligo di esibire i documenti, pena una multa da 42 a 173 euro.

Dalla targa a tutto il profilo del conducente

Inserendo semplicemente il numero di targa, le Forze dell’Ordine potranno risalire a un quadro dettagliato del veicolo e del suo proprietario. Patente, punti residui, dati del libretto di circolazione, scadenze della revisione, eventuali fermi amministrativi: ogni voce sarà consultabile all’istante. Non solo: ogni controllo stradale contribuirà ad arricchire il sistema, perché gli agenti sono tenuti a inserire immediatamente nel CED le informazioni raccolte. Un processo continuo che rende sempre più difficile sfuggire alle sanzioni, anche per chi tenta di aggirare la legge viaggiando con auto sotto fermo amministrativo.

Sicurezza rafforzata, ma con tutele per la privacy

Non mancano le garanzie per i cittadini. Chiunque potrà richiedere, con domanda scritta, l’elenco dei dati registrati a proprio nome nel database. E se dovessero emergere irregolarità nella gestione delle informazioni, sarà possibile chiedere l’anonimizzazione di alcune voci. L’obiettivo, chiaramente, è garantire trasparenza e rispetto della privacy, senza rinunciare all’efficacia dei controlli. Un equilibrio delicato, ma necessario, in un’epoca in cui digitalizzazione e sicurezza stradale camminano di pari passo.

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Multe più salate per i furbetti: scattano anche i sequestri

Con l’arrivo del nuovo sistema, i rischi aumentano per chi circola con veicoli non in regola. Guidare un’auto soggetta a fermo amministrativo potrebbe costare da 1.984 a 7.937 euro, oltre al sequestro del mezzo. E non va meglio a chi salta la revisione: senza il vecchio bollino sul parabrezza, i controlli saranno comunque immediati e la multa potrà arrivare fino a 694 euro. Insomma, con il CED potenziato, nascondere le irregolarità sarà praticamente impossibile.