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Colpo di scena Inps: pensioni minime subito a 1000 euro

Colpo di scena Inps: pensioni minime subito a 1000 euro
Photo by blickpixel – Pixabay
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In Trentino Alto Adige cambia il welfare: più soldi agli anziani fragili, meno burocrazia, più equità sociale e assistenza sul territorio.

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L’intesa firmata il 24 settembre 2025 dal presidente dell’Inps, Gabriele Fava, e dal presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, introduce due importanti novità per il territorio altoatesino. Da un lato, un’integrazione economica che assicura un minimo di 1.000 euro mensili ai pensionati con redditi bassi; dall’altro, un rafforzamento dei servizi assistenziali dedicati a chi ha già compiuto 65 anni. Il nuovo schema, inserito all’interno di un piano più ampio di welfare territoriale, punta a garantire una maggiore equità sociale e a sostenere concretamente le fasce più vulnerabili della popolazione anziana.

Chi può ottenere l’integrazione fino a 1.000 euro

La misura si rivolge ai residenti over 65 con trattamenti previdenziali già in corso, in possesso di un ISEE entro i 20 mila euro annui e con redditi pensionistici inferiori alla soglia mensile di 1.000 euro. Il contributo integra la differenza mancante e interessa diverse categorie: dai titolari di pensioni di vecchiaia, anticipate o di invalidità, fino ai superstiti e ai beneficiari di pensioni o assegni sociali. Anche le casalinghe con trattamento pensionistico possono accedere al beneficio. L’iniziativa si inserisce nella strategia di Inps e istituzioni locali per garantire maggiore inclusività e tutela economica.

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I numeri della regione: un quadro previdenziale virtuoso

In Trentino Alto Adige, al 31 dicembre 2024, i pensionati erano 262.401, con una prevalenza femminile pari al 51 per cento. Gli importi medi mensili si attestavano a 2.477 euro per gli uomini e 1.733 euro per le donne, cifre superiori alla media nazionale che si ferma rispettivamente a 2.143 e 1.595 euro. Questo dato conferma una situazione previdenziale complessivamente più solida rispetto ad altre aree del Paese, pur lasciando spazio per interventi mirati a favore di chi si trova in condizioni economiche più difficili.

Pensioni nel Nord e nel resto d’Italia: un confronto significativo

Nel solo 2024, l’Inps ha liquidato 17.786 nuove pensioni nella regione, con un importo medio di 1.445 euro mensili, ancora una volta superiore alla media nazionale di 1.302,44 euro. Ma ciò che colpisce è la composizione: il 97 per cento dei trattamenti in Trentino Alto Adige è di natura previdenziale, mentre a livello nazionale solo il 55 per cento lo è. Il restante 45 per cento comprende prestazioni assistenziali, tra cui assegni sociali e pensioni per invalidità civile. Questo scarto sottolinea la maggiore autosufficienza contributiva della popolazione locale, pur evidenziando la necessità di strumenti integrativi per garantire equità e dignità anche ai meno fortunati.