La BCE smentisce ogni intento simbolico, ma il caso alimenta i timori religiosi mentre la Bulgaria si avvicina all’adozione dell’euro.

Negli anni Ottanta e Novanta erano gli album heavy metal a finire nel mirino delle polemiche. Bastava farli girare al contrario per scatenare presunti messaggi satanici, almeno secondo i critici più accesi. Oggi, il panorama è cambiato, ma certe suggestioni sembrano tornare sotto nuove forme. In Bulgaria, un video diventato virale sui social network legati a comunità religiose ha spostato l’attenzione sulle banconote da 50 euro. Secondo l’autore del filmato, se piegata in un modo specifico e osservata davanti a uno specchio, la banconota mostrerebbe l’immagine di un demone o di un’entità diabolica.
Un’accusa tanto bizzarra quanto potente, in un Paese che si prepara a fare il suo ingresso nell’Eurozona. I simboli vengono letti e interpretati con fervore, soprattutto in contesti in cui la simbologia religiosa ha ancora una forte presa sull’opinione pubblica. In questo clima, il video ha alimentato sospetti e scetticismo nei confronti della valuta europea.
La BCE interviene: “Nessun messaggio occulto”
Il clamore suscitato ha portato persino la Banca Centrale Europea a prendere posizione. Interpellata dall’emittente radiofonica pubblica bulgara BNR, l’istituzione con sede a Francoforte ha risposto ufficialmente per sgombrare il campo da equivoci. Un portavoce ha spiegato che le presunte figure inquietanti che sembrano comparire piegando la banconota non sono altro che illusioni ottiche. “Non fanno parte del design originale né riflettono alcuna intenzione simbolica”, ha chiarito.
Il tema alla base del design delle banconote euro, infatti, è quello delle “epoche e stili architettonici”. Le finestre e le porte sul fronte simboleggiano apertura e dialogo, mentre i ponti sul retro rappresentano la connessione tra i popoli europei e tra l’Europa e il resto del mondo. “Altre immagini che possono emergere da piegature particolari non sono intenzionali e non hanno alcun legame con il significato ufficiale della banconota”, ha aggiunto il portavoce.

La Bulgaria verso l’adozione dell’euro
Le polemiche emergono in un momento delicato per la Bulgaria, che si appresta a diventare il 21° Paese dell’Eurozona. L’adozione della moneta unica, prevista nei prossimi mesi, rappresenta un passaggio chiave nel percorso di integrazione europea del Paese. Tuttavia, non mancano tensioni interne e resistenze, soprattutto da parte dei movimenti euroscettici, che vedono nell’euro una minaccia alla sovranità nazionale.
La diffusione di teorie complottiste attorno alle banconote può dunque essere letta anche come riflesso di un dibattito più ampio e carico di tensioni. In questo contesto, ogni simbolo viene passato al microscopio, e anche un semplice piegamento diventa occasione per evocare presenze inquietanti.
Una storia che racconta molto più di un video virale
L’euro è ufficialmente in circolazione dal 2002, ma il suo percorso è stato accompagnato sin dall’inizio da diffidenze, interpretazioni arbitrarie e letture simboliche. Attualmente, la moneta è adottata da 20 Paesi dell’Unione Europea, con la Croazia come ultimo membro entrato nel 2023. La Bulgaria sarà la prossima, ma la strada non è priva di ostacoli.
Ciò che colpisce in questa vicenda è come, anche nell’era digitale, antiche paure riescano a trovare nuova linfa. Basta un video, una piega ben studiata e un gioco di riflessi per rimettere in moto l’immaginario collettivo. Che si tratti di musica, immagini o moneta, il bisogno di decifrare ciò che appare misterioso resta una costante della nostra società.