Home » Normative » Cambio dell’ora: la Spagna promuove una soluzione decisiva

Cambio dell’ora: la Spagna promuove una soluzione decisiva

Cambio dell’ora: la Spagna promuove una soluzione decisiva
Photo by StephanieAlbert – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha messo in discussione il tradizionale cambio di orario, spingendo l’Unione Europea verso un potenziale cambiamento. Scopri le motivazioni della Spagna e le potenziali implicazioni per il futuro dell’ora legale.

Cambio dell’ora: la Spagna promuove una soluzione decisiva
Photo by StephanieAlbert – Pixabay

Nel cuore della notte tra il 25 e il 26 ottobre, gli orologi di molti Paesi torneranno indietro di un’ora per segnare la fine dell’ora legale. Tuttavia, mentre questo rituale biennale si avvicina, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha acceso un dibattito europeo attraverso i suoi canali social. “Cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso”, afferma Sanchez, ponendo il tema al centro della discussione nel Consiglio dell’Energia dell’Unione Europea. La Spagna ha ora presentato una richiesta ufficiale per l’attuazione di un “meccanismo di revisione”, mirando a mettere fine a questo cambiamento ciclico.

Un tema antico che ritorna

La questione del cambio di orario non è nuova. Già sei anni fa, il Parlamento Europeo aveva espresso il desiderio di abolirlo, ma la decisione non ha portato al cambiamento auspicato. Secondo Sanchez, è giunto il momento di attuare quel voto maggioritario, ponendo l’obiettivo di eliminare il sistema attuale entro il 2026. Il primo ministro sottolinea come il dibattito risalga a molti anni addietro, nonostante il trascurato voto parlamentare del 2019, che lasciava libertà ai singoli Stati membri di decidere. A causa della mancanza di una posizione comune, il progetto è rimasto sospeso. Oggi, Sanchez cerca una ripresa concreta grazie alle mutate condizioni.

Resistenza europea e la scienza a supporto

Cambio dell’ora: la Spagna promuove una soluzione decisiva
Photo by kampfmonchichi – Pixabay

Sanchez esprime la sua frustrazione: “Questa settimana si torna a cambiare orario, ancora una volta. Non vedo alcun senso.” La sua osservazione si riflette nei sondaggi: una larga maggioranza di spagnoli e altri europei è contraria al cambio d’ora. Inoltre, dalle sue parole emerge un richiamo alla scienza che rivela come questo rituale perturbatori il nostro orologio biologico, senza apportare un significativo risparmio energetico. Linee di ricerca e studi approfonditi tracciano infatti un quadro chiaro: il cambio biannuale è ormai obsoleto.

Il voto del 2018 e la verità sul risparmio energetico

A supporto delle sue tesi, il primo ministro cita un sondaggio del 2018, nel quale l’85% dei 4,6 milioni di cittadini europei mostrava approvazione per l’abolizione dell’ora legale. Anche se l’anno scorso il cambiamento orario ha fatto risparmiare 340 milioni di kWh, sufficiente per circa 130mila famiglie, il riscontro energetico è minore rispetto al fabbisogno di 312,3 miliardi di kWh del 2024. In sostanza, questi risparmi appaiono trascurabili rispetto all’effettivo consumo totale.