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Cambiano i prelievi ATM: trasparenza sì, ma più rischi

Cambiano i prelievi ATM: trasparenza sì, ma più rischi
Photo by jarino47 – Pixabay
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Nelle piccole città e per i clienti di banche digitali le nuove tariffe possono diventare un problema senza possibilità di scelta.

Cambiano i prelievi ATM: trasparenza sì, ma più rischi
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Dal 28 giugno, le operazioni agli sportelli ATM subiranno un profondo cambiamento, soprattutto quando si utilizza un bancomat diverso da quello della propria banca. La novità più evidente? A stabilire e comunicare la commissione non sarà più l’istituto del cliente, ma quello che gestisce lo sportello. In pratica, chi preleva vedrà sullo schermo l’importo esatto da pagare prima di confermare l’operazione.

Questo nuovo meccanismo ha un obiettivo preciso: rendere più trasparente il costo di ogni transazione. Addio a commissioni nascoste o comunicate solo a posteriori. Ogni utente potrà decidere sul momento se procedere o cercare uno sportello più conveniente.

Ogni banca decide: aumenti in vista?

Con il nuovo sistema, ogni banca potrà fissare autonomamente le tariffe da applicare a chi non è correntista. Questo significa che i costi potrebbero salire in alcune zone o, al contrario, diventare più competitivi in altre. Il mercato dei prelievi si apre così a una maggiore concorrenza, ma anche a un’inevitabile frammentazione.

Gli effetti? Da un lato, i clienti avranno maggiore controllo sulle spese legate ai prelievi. Dall’altro, chi si trova in aree poco servite o con poche alternative rischia di pagare di più, non potendo facilmente cambiare sportello.

Utenti digitali e piccole città: chi rischia di più

Le nuove regole potrebbero penalizzare soprattutto i clienti delle banche online, che spesso si appoggiano a sportelli di istituti terzi per operazioni in contanti. Se questi sportelli dovessero applicare tariffe elevate, l’impatto sul portafoglio sarebbe immediato.

Anche nelle piccole città o nei centri meno serviti, dove la concorrenza tra sportelli è ridotta, la scelta sarà limitata. Le banche tradizionali potrebbero approfittarne per alzare i costi o restringere l’accesso agli utenti esterni, mentre altre potrebbero sfruttare la situazione lanciando tariffe promozionali per attrarre nuovi clienti.

Il risultato sarà un panorama più complesso, in cui ogni istituto bancario definirà la propria strategia. Per i consumatori, sarà fondamentale prestare attenzione e informarsi con regolarità.

Cambiano i prelievi ATM: trasparenza sì, ma più rischi
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Come muoversi: le mosse giuste per non pagare di più

Con le nuove regole alle porte, meglio arrivare preparati. La prima cosa da fare è verificare con la propria banca quali tariffe saranno applicate dal 28 giugno. È anche utile individuare gli sportelli nella propria zona che continueranno a offrire condizioni vantaggiose.

Chi utilizza spesso il contante può valutare di ridurre il numero di prelievi, scegliendo importi più alti ma meno frequenti. Un’altra opzione può essere quella di aprire un conto presso una banca che garantisca prelievi gratuiti anche da sportelli di altri istituti.

Infine, un consiglio semplice ma fondamentale: prima di confermare un’operazione, controllare sempre sullo schermo l’importo della commissione. In caso di costi troppo alti, si potrà facilmente annullare il prelievo ed evitare brutte sorprese.