Home » Normative » Buste paga, ipotesi flat tax su straordinari e festivi nella Legge di Bilancio 2026

Buste paga, ipotesi flat tax su straordinari e festivi nella Legge di Bilancio 2026

Buste paga, ipotesi flat tax su straordinari e festivi nella Legge di Bilancio 2026
Photo by stevepb – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Il Governo valuta una tassazione agevolata per aumentare gli stipendi: al centro della discussione una flat tax su lavoro straordinario, notturno e festivo.

Buste paga, ipotesi flat tax su straordinari e festivi nella Legge di Bilancio 2026
Photo by stevepb – Pixabay

Con la fine dell’estate, torna sul tavolo del Governo la discussione sulla Legge di Bilancio 2026. Tra le priorità già in evidenza spunta un tema caldo: rafforzare le buste paga dei lavoratori dipendenti intervenendo sulla tassazione. A riaccendere il dibattito è la possibile introduzione di una flat tax sugli straordinari, che potrebbe includere anche i compensi percepiti per lavoro notturno e festivo.

L’idea non è nuova: si tratta infatti di un principio già inserito nella legge delega sulla riforma fiscale, sulla quale il Governo aveva lavorato lo scorso anno. Dopo il mancato inserimento nella Manovra 2025, la proposta viene ora ripresa come possibile misura per il 2026.

Tassazione agevolata sulle retribuzioni extra: le prime ipotesi

Secondo quanto anticipato da Repubblica, il Governo starebbe valutando l’introduzione di una tassazione fissa ridotta applicabile alle quote di stipendio relative a straordinari, lavoro nei giorni festivi e notturni. Lo scopo è duplice: da un lato, aumentare il netto in busta per i lavoratori; dall’altro, ridurre il cuneo fiscale senza ricorrere a nuovi bonus temporanei.

Tra le ipotesi in campo, si parla di una flat tax al 5% entro determinati limiti di reddito, oppure di un’aliquota più alta, in linea con il 15% previsto per medici e infermieri. La misura, se approvata, potrebbe rappresentare un primo passo verso l’applicazione più ampia del modello di tassazione agevolata già previsto dalla riforma.

Al momento non ci sono conferme ufficiali né dettagli operativi, ma il dibattito è destinato ad entrare nel vivo con l’avvicinarsi della scadenza del 20 ottobre, data entro la quale il Governo dovrà presentare il disegno di legge di Bilancio.

Un principio già scritto nella riforma fiscale

L’idea di una flat tax per i dipendenti è parte integrante del disegno di riforma fiscale approvato dal Governo. La legge delega prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF su alcune componenti della retribuzione, tra cui straordinari e tredicesima, con l’obiettivo di premiare il lavoro e incentivare la produttività.

L’attuazione della delega è fissata entro l’agosto del 2026, ma la Legge di Bilancio potrebbe anticipare parte delle misure più strutturali, iniziando proprio da quelle che impattano direttamente sugli stipendi.

Tuttavia, come spesso accade in materia fiscale, la sostenibilità economica delle proposte resta il nodo cruciale. Qualsiasi intervento dovrà fare i conti con le risorse effettivamente disponibili, soprattutto in un contesto di incertezza economica e vincoli di bilancio stringenti.

Verso la Legge di Bilancio 2026: le prossime tappe

Buste paga, ipotesi flat tax su straordinari e festivi nella Legge di Bilancio 2026
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay

Il percorso verso la Manovra 2026 è appena cominciato, e nei prossimi mesi si definiranno le misure effettivamente inserite nel testo definitivo. La flat tax sugli straordinari, pur restando per ora una ipotesi da confermare, si colloca all’interno di un più ampio disegno di revisione della tassazione sul lavoro.

Accanto a questa proposta, si parla anche di un possibile abbassamento della seconda aliquota IRPEF al 33% e di una nuova edizione della rottamazione quinquies. Il filo conduttore è chiaro: alleggerire la pressione fiscale su lavoratori e famiglie per rilanciare il potere d’acquisto.

Restano da sciogliere i nodi tecnici e politici, ma l’intenzione di usare la leva fiscale per aumentare le retribuzioni nette sembra ormai una delle direttrici principali del nuovo impianto della Legge di Bilancio.