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Boom di fallimenti e liquidazioni: allarme per le imprese

Boom di fallimenti e liquidazioni: allarme per le imprese
Photo by geralt – Pixabay
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Le liquidazioni volontarie tornano a crescere (+12,7%), mentre esplodono le nuove procedure del Codice della Crisi.

Boom di fallimenti e liquidazioni: allarme per le imprese
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Il 2024 si è chiuso con un’impennata dei fallimenti aziendali in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Procedure e Liquidazioni di Cerved, le insolvenze hanno toccato quota 9.194, segnando un aumento del 17,2% rispetto all’anno precedente. Un’accelerazione netta rispetto al +9,8% registrato nel 2023, quando i casi si erano attestati a 7.848. Il dato evidenzia un incremento preoccupante della fragilità imprenditoriale nel Paese.

Settori sotto pressione: moda e metallurgia i più colpiti

Tra i comparti più colpiti emerge il settore della moda, che registra un balzo del +41,1% nei fallimenti. Anche l’edilizia (+25,7%) e l’industria manifatturiera (+21,2%) mostrano segnali evidenti di sofferenza, mentre il ramo metallurgico segna il dato più alto con un preoccupante +48,4%. In netta controtendenza, invece, il comparto chimico-farmaceutico, che sembra reggere meglio l’urto del contesto economico.

Nord-Ovest e società di capitali: dove si concentra la crisi

La geografia dell’insolvenza mostra una concentrazione marcata nel Nord-Ovest, dove si concentra il 30% delle procedure, con la Lombardia in testa. La crisi colpisce in particolare le società di capitali (che rappresentano l’82% dei casi) e il settore dei servizi, che assorbe il 35% delle insolvenze registrate. A destare particolare preoccupazione è l’aumento dei fallimenti tra le aziende under 5 anni, salite dal 2% del 2022 al 12% del 2024: un segnale di quanto sia diventato difficile per le nuove realtà imprenditoriali restare sul mercato.

Boom di fallimenti e liquidazioni: allarme per le imprese
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Oltre i fallimenti: boom di nuove procedure e liquidazioni volontarie

La crisi non si limita alle sole procedure fallimentari. Tutte le modalità di uscita dal mercato mostrano un trend in crescita. Le liquidazioni volontarie sono tornate a salire dopo il calo del 2022, segnando un +12,7% nel 2024 (da 106.155 a 119.597), in lieve aumento rispetto al +11,9% del 2023. Ma l’incremento più netto si registra nei nuovi strumenti di composizione della crisi, introdotti dal Codice della Crisi d’Impresa nel 2022. In particolare, i procedimenti unitari e le misure cautelari hanno registrato un vero e proprio boom, crescendo del +170% tra il 2022 e il 2023 tra le società di capitali. Il mix di costi in aumento – soprattutto quelli energetici – e un contesto economico sempre più incerto sta spingendo un numero crescente di imprese verso l’uscita anticipata dal mercato.