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Bonus TARI 2025: sconto immediato per ISEE sotto soglia stabilita

Bonus TARI 2025: sconto immediato per ISEE sotto soglia stabilita
Photo by Alexas_Fotos – Pixabay
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L’agevolazione sarà automatica e senza domanda, grazie all’incrocio dati tra INPS e ARERA. Attesa finita dopo anni di rinvii.

Bonus TARI 2025: sconto immediato per ISEE sotto soglia stabilita
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Dal 2025 entra ufficialmente in vigore il bonus TARI, una misura attesa da anni che garantirà uno sconto del 25% sulla tassa rifiuti per le famiglie con ISEE basso. L’agevolazione sarà riconosciuta in automatico, senza bisogno di presentare alcuna domanda.

Requisiti ISEE: chi ha diritto allo sconto

Dopo oltre cinque anni dalla sua introduzione teorica, il bonus TARI diventa finalmente operativo. A renderlo concreto è il DPCM n. 24 del 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 marzo, che dettaglia le modalità per accedere all’agevolazione.

Come per il bonus sociale su luce e gas, il criterio chiave resta l’ISEE. Potranno beneficiare dello sconto del 25% le famiglie con ISEE fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per i nuclei numerosi, con almeno quattro figli a carico. Il bonus sarà applicato a una sola fornitura di gestione dei rifiuti per nucleo familiare, intestata a uno dei componenti.

Come funziona lo sconto del 25%

Il meccanismo di calcolo del bonus TARI prevede la riduzione del 25% sull’importo della tassa o della tariffa corrispettiva per il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Anche in presenza di gestori non accreditati al sistema SGAte, lo sconto sarà comunque calcolato sulla spesa media nazionale.

La misura sarà attiva già dal 1° gennaio 2025, salvo eventuali proroghe, e verrà applicata automaticamente a chi risulterà idoneo sulla base dell’ISEE presentato. ARERA e INPS collaboreranno per garantire l’operatività del sistema, mentre i Comuni dovranno aggiornare o riemettere i bollettini per riflettere la riduzione. Una procedura che si preannuncia complessa e che ha spinto l’ANCI e la Fondazione IFEL a chiedere un rinvio dell’entrata in vigore al 2026.

Una misura automatica, ma con un costo condiviso

Se da un lato il bonus TARI alleggerisce il carico fiscale per molte famiglie, dall’altro introduce un contributo obbligatorio per tutti gli utenti, domestici e non. Per finanziare l’agevolazione, l’ARERA ha previsto una componente perequativa: si tratta di un costo fisso di 6 euro annui che andrà a sostenere il fondo per l’erogazione del bonus.

Un dettaglio che non passa inosservato: anche chi riceve lo sconto sarà chiamato a partecipare al suo finanziamento. Una contraddizione che contribuisce a spiegare il ritardo nell’attuazione del decreto, nonostante fosse stato previsto già nella Legge di Bilancio 2020.

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Nessuna domanda da presentare: tutto avverrà in automatico

Uno degli aspetti più apprezzati del bonus TARI è la semplificazione dell’accesso. Non sarà necessario presentare istanze o documentazioni aggiuntive: l’assegnazione avverrà in automatico per chi ha un ISEE in corso di validità e rientra nei parametri indicati.

Il sistema riprende il modello già utilizzato per i bonus energetici, riducendo al minimo la burocrazia e garantendo un’applicazione più equa. Toccherà ora ai Comuni, con il supporto di ARERA e INPS, adattarsi alle nuove direttive per assicurare l’effettiva applicazione dello sconto già a partire da quest’anno.