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Bonus mamme 2025, anche per le autonome in regime forfettario: ecco a chi spetta

Bonus mamme 2025, anche per le autonome in regime forfettario: ecco a chi spetta
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Dal 2025 il contributo mensile da 40 euro è esteso anche alle libere professioniste e alle lavoratrici autonome. Nessuna esclusione per chi aderisce al regime forfettario.

Bonus mamme 2025, anche per le autonome in regime forfettario: ecco a chi spetta
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Dopo mesi di attesa, è finalmente attiva la procedura per richiedere il nuovo bonus mamme 2025. L’INPS ha pubblicato la circolare con tutte le istruzioni operative e ha aperto il servizio online per l’invio delle domande. Il contributo, pari a 40 euro mensili per un massimo di 480 euro, è destinato alle lavoratrici madri con almeno due figli. Una delle principali novità di quest’anno è l’inclusione delle lavoratrici autonome, una categoria finora esclusa da agevolazioni simili.

Autonome e forfettarie: chi ha diritto al contributo?

Con l’introduzione della nuova misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2025 e successivamente modificata dal DL n. 95/2025, l’accesso al bonus è stato ampliato. Ma le lavoratrici in regime forfettario possono beneficiarne? La normativa non menziona esplicitamente il regime fiscale, ma chiarisce che il bonus è destinato alle lavoratrici autonome iscritte a una gestione previdenziale obbligatoria, comprese le casse professionali e la gestione separata.

Di conseguenza, il regime forfettario non rappresenta un limite: chi rispetta i requisiti previsti – due o più figli e un reddito complessivo inferiore a 40.000 euro – può accedere all’agevolazione, indipendentemente dal tipo di regime fiscale adottato.

Requisiti, importo e modalità di erogazione del bonus

Il bonus consiste in un contributo mensile da 40 euro, per un totale massimo di 480 euro, che sarà corrisposto in un’unica soluzione a dicembre 2025. Le lavoratrici dipendenti a tempo determinato o indeterminato, autonome o professioniste possono richiederlo se:

  • hanno almeno due figli, il più piccolo con meno di 10 anni;
  • oppure almeno tre figli, con il più giovane minore di 18 anni.

Per le autonome iscritte alla gestione separata, il diritto al contributo è calcolato in base ai periodi effettivi di attività svolta nel 2025. Le iscritte alle casse di previdenza o a gestioni autonome ricevono il bonus per i mesi di iscrizione effettiva alla cassa di riferimento.

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Scadenze da rispettare e come inviare la domanda

La domanda per ottenere il bonus deve essere inviata esclusivamente online tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE, CNS o eIDAS. Le lavoratrici non devono passare dal datore di lavoro, come accadeva con le agevolazioni degli anni precedenti.

Il termine per presentare la domanda è fissato al 9 dicembre 2025. Tuttavia, chi matura i requisiti entro il 31 dicembre ma dopo tale data, ha tempo fino al 31 gennaio 2026 per inoltrare la richiesta.

Il contributo non è imponibile ai fini fiscali o contributivi e non incide sull’ISEE, rendendolo un supporto economico pienamente disponibile per le madri lavoratrici.