Pubblicato il decreto attuativo: contributi fino a 200 euro per chi sostituisce vecchi elettrodomestici. Occhi puntati sul click day, pochi i fondi disponibili.

Il bonus elettrodomestici 2025 prende forma ufficialmente con la pubblicazione del decreto attuativo, firmato dai ministri delle Imprese e dell’Economia tra il 26 agosto e il 3 settembre. Il provvedimento introduce un voucher a tempo, erogato fino a esaurimento delle risorse disponibili: 48,1 milioni di euro. Per ottenerlo sarà necessario rottamare un vecchio elettrodomestico, meno efficiente e della stessa tipologia di quello acquistato. Lo sconto può arrivare fino a 100 euro, elevato a 200 euro per i nuclei familiari con ISEE fino a 25.000 euro. Il bonus sarà fruibile solo una volta per nucleo e non potrà essere cumulato con altre agevolazioni, incluse le detrazioni Irpef per ristrutturazioni.
Come fare domanda: piattaforma PagoPA e requisiti
La richiesta del voucher dovrà essere presentata attraverso una piattaforma online gestita da PagoPA, che si occuperà anche delle verifiche automatiche con l’INPS (per l’ISEE) e con l’Anagrafe Nazionale (per i dati del nucleo familiare). Il sistema bloccherà l’importo assegnato fino al completamento dell’acquisto presso un rivenditore aderente. Se il valore del voucher non sarà interamente utilizzato, la parte restante tornerà disponibile per altri utenti. L’invio della domanda sarà possibile solo dopo la pubblicazione di ulteriori decreti direttoriali, che definiranno tempi e modalità operative. Si prevede un click day, con accesso a sportello fino a esaurimento fondi.
I prodotti ammessi: sette categorie e vincoli UE
Il decreto specifica le sette tipologie di elettrodomestici ammissibili all’agevolazione, tutti soggetti a vincoli di efficienza energetica e di produzione nell’Unione Europea. L’elenco comprende:
- Lavatrici e lavasciuga con classe A o superiore
- Forni di classe A o superiore
- Cappe da cucina di classe B o superiore
- Lavastoviglie di classe C o superiore
- Asciugabiancheria di classe C o superiore
- Frigoriferi e congelatori di classe D o superiore
- Piani cottura conformi al Regolamento UE 2019/2016
Restano esclusi piccoli elettrodomestici e condizionatori. Un apposito elenco dei prodotti idonei sarà pubblicato e aggiornato sul sito del MIMIT, in collaborazione con i produttori.
Cosa devono fare i rivenditori e come viene rimborsato il bonus

Una volta accettato il voucher, i rivenditori dovranno applicare direttamente lo sconto in fattura e smaltire correttamente l’elettrodomestico sostituito. Dopo il termine utile per l’eventuale recesso del cliente, potranno richiedere il rimborso a Invitalia, caricando la documentazione prevista. I dati relativi al contributo saranno trasmessi anche all’Agenzia delle Entrate per consentire i controlli e aggiornare le dichiarazioni precompilate, evitando l’uso improprio di altre detrazioni. Il voucher, se non utilizzato entro i tempi stabiliti, potrà essere rinnovato, ma solo dopo l’uscita di un nuovo decreto che definirà modalità e tempistiche. Per ora, restano attese le ultime regole tecniche prima del via definitivo.