Home » Normative » Bonus casa: chi rimarrà escluso dalle nuove agevolazioni?

Bonus casa: chi rimarrà escluso dalle nuove agevolazioni?

Bonus casa: chi rimarrà escluso dalle nuove agevolazioni?
Lettura: 4 minuti

Nel 2025, solo chi ha diritti su abitazioni principali potrà usufruire del massimo sconto. Scopri chi rimarrà escluso dalle nuove regole dei bonus edilizi.

Bonus casa: chi rimarrà escluso dalle nuove agevolazioni?
Photo by Laura James – Pexels

Gli interventi sulla prima casa potrebbero beneficiare di un’agevolazione al 50% nei bonus edilizi del 2025, ma molti potrebbero rimanere a bocca asciutta.

I bonus edilizi da tempo costituiscono un importante incentivo per chi desidera migliorare la propria abitazione. Ma non tutti potranno usufruire dello sconto massimo previsto nel 2025, secondo il Disegno di Legge di Bilancio in discussione. L’aliquota del 50% sarà riservata esclusivamente agli interventi sulla prima casa, lasciando fuori diverse categorie di soggetti. Ma chi, esattamente, ne resterà fuori?

Dettagli della norma: esenzioni e inclusioni

L’eventuale approvazione del Disegno di Legge di Bilancio per il 2025 porterà con sé alcune novità strutturali nelle aliquote previste per i bonus casa, dando il via a un nuovo corso di incentivi a partire dall’anno prossimo. La proposta prevede una sorta di reindirizzamento delle risorse, con un sistema a doppio binario: da un lato, c’è l’aliquota del 50% per chi sosterrà spese relative alla prima casa; dall’altro, uno sconto del 36% per tutti gli altri tipi di intervento. Le persone titolate a godere del miglior beneficio fiscale saranno solo i titolari di proprietà o diritti reali di godimento su immobili utilizzati come abitazioni principali.

Le modifiche previste potrebbero ribaltare il quadro degli anni passati, escludendo coloro che contavano sul mantenimento degli sconti elevati del presente anno. La nuova norma, infatti, ridimensionerà l’accesso ai benefici massimi a quanti già godono del privilegio di definire prima casa l’immobile su cui si eseguono i lavori.

Countdown alla scadenza: lavori in corso entro il 2024

Il testo del DDL, in attesa di discussione presso la Camera dei deputati, porta con sé una finestra temporale decisiva per quanti hanno già avviato o intendono avviare i lavori edilizi. Infatti, per garantirsi le detrazioni più vantaggiose ancora valide nel 2024, sarà imperativo concludere i lavori entro il 31 dicembre di quell’anno. Parliamo delle agevolazioni legate sia al bonus ristrutturazione sia all’ecobonus, mentre nuovi cambiamenti verranno a coinvolgere anche il superbonus dal 1° gennaio 2024.

Questa scadenza diviene cruciale e si traduce in un vero e proprio capodanno fiscale che separerà gli interventi futuribili dalle detrazioni tra chi godrà dei privilegi e chi, invece, dovrà confrontarsi con i nuovi termini di legge. Tenere monitorate queste date rappresenta un elemento di fondamentale importanza per chi desidera non perdere queste opportunità.

Bonus casa: chi rimarrà escluso dalle nuove agevolazioni?
Photo by Schluesseldienst – Pixabay

Chi rimarrà sul proverbiale campo, escluso dalle agevolazioni?

Nonostante l’immagine disegnata dalle ultime proposte legislative sembri circoscrivere con precisione i beneficiari, molti rimarranno inevitabilmente tagliati fuori. Su questa lista figurano i casi specifici come quelli di interventi su immobili che non erano prima casa al momento delle opere ma lo diventeranno successivamente; in queste situazioni, l’aggancio all’aliquota del 50% risulterà impossibile. Nello stesso solco si collocano i titolari di nuda proprietà, tra i quali vi è una nota stonata rispetto ai diritti reali di abitazione principale.

Ulteriori restrizioni includono anche chi risiede in affitti o goda di immobilizzazioni mediante contratti di comodato d’uso, dando vita a un labirinto fiscale che limita l’accesso ai benefici. Persino gli immobili trasmessi in eredità, ancora in attesa di passaggio all’uso residenziale primario alla conclusione dei lavori, non potranno avvalersi della massima aliquota. Lungo questo crinale di esclusioni, in attesa che il testo venga limato o modificato durante l’iter parlamentare, si snoda il destino di molte abitazioni, di molti cittadini e degli incentivi programmati per allentare la pressione economica legata ai lavori edili.

Nel frattempo, non resta che osservare come il provvedimento verrà discusso e definito nelle sedi parlamentari, confidando in possibili aperture che allarghino la platea degli aventi diritto.