Home » Normative » Bonus anziani: l’INPS apre ai familiari per l’assunzione della badante

Bonus anziani: l’INPS apre ai familiari per l’assunzione della badante

Bonus anziani: l’INPS apre ai familiari per l’assunzione della badante
Photo by Ralphs_Fotos – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Un recente chiarimento dell’INPS consente ai parenti di firmare il contratto di assistenza per conto dell’anziano, senza perdere il diritto alla prestazione.

Bonus anziani: l’INPS apre ai familiari per l’assunzione della badante
Photo by Ralphs_Fotos – Pixabay

Con il messaggio n. 3514 del 21 novembre 2025, l’INPS ha risposto a un interrogativo cruciale per chi si occupa di anziani non autosufficienti. Non è più necessario che il contratto di lavoro con l’assistente domestico sia intestato direttamente all’anziano beneficiario del bonus: possono firmarlo anche un familiare convivente, un affine o una figura legale come il curatore o l’amministratore di sostegno. Una novità che semplifica l’accesso al beneficio per molti over 80 che, per motivi di salute o difficoltà cognitive, non sono in grado di gestire autonomamente le pratiche amministrative.

A chi è rivolto il bonus anziani

Introdotto dal decreto legislativo 29/2024, il bonus anziani è pensato per chi ha più di 80 anni e vive in condizioni di fragilità economica e sanitaria. I requisiti per accedere alla misura sono tre: almeno 80 anni di età, ISEE non superiore a 6.000 euro annui e percezione dell’indennità di accompagnamento. Si tratta quindi di un sostegno mirato, non universale, pensato per offrire un aiuto concreto a chi necessita di assistenza continuativa ma non ha i mezzi per sostenerne i costi.

Bonus anziani: l’INPS apre ai familiari per l’assunzione della badante
Photo by fotoblend – Pixabay

Come funziona la prestazione universale per la disabilità

Il bonus si compone di due elementi distinti. La quota fissa corrisponde all’importo dell’indennità di accompagnamento e mantiene le stesse regole. Accanto a questa, una componente integrativa di 850 euro mensili è destinata a coprire le spese documentate per l’assistenza. Il contributo può essere utilizzato sia per assumere regolarmente un’assistente familiare, sia per accedere a servizi forniti da strutture accreditate. In ogni caso, i fondi devono essere tracciabili e destinati esclusivamente al benessere dell’anziano.

Obblighi, scadenze e nuovi margini di flessibilità

L’INPS controllerà la correttezza nell’uso della prestazione attraverso verifiche sui contratti e sui versamenti contributivi. Le famiglie dovranno inviare le buste paga firmate e quietanzate entro il decimo giorno del mese successivo a ogni trimestre (10 aprile, 10 luglio, 10 ottobre, 10 gennaio). Ma la vera innovazione introdotta dal messaggio INPS è la possibilità, ora ufficiale, di intestare il contratto di lavoro anche a un soggetto diverso dal beneficiario. Condizione necessaria: il contratto deve indicare che il luogo di lavoro coincide con il domicilio dell’anziano e che le attività svolte riguardano unicamente la sua cura. Una modifica che offre maggiore flessibilità alle famiglie, senza compromettere il diritto al bonus.