Accessibile agli over 65 con ISEE entro 16.215 euro, il contributo varia a seconda delle risorse disponibili nella propria Regione.

Il 30 aprile scorso è stato firmato il decreto attuativo che rende operativa una misura attesa da oltre un anno e mezzo: il bonus animali domestici. Con la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta di recente, i cittadini e le cittadine interessati possono finalmente avviare la richiesta. L’iniziativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, ha l’obiettivo di sostenere le spese veterinarie delle persone con più di 65 anni e con un reddito ISEE inferiore a 16.215 euro.
Come funziona il bonus: risorse assegnate alle Regioni
Le risorse economiche verranno distribuite agli enti territoriali in base al numero di residenti over 65 con i requisiti richiesti. Le Regioni avranno così il compito di gestire le domande e determinare, a seconda dei fondi disponibili, l’importo concreto da destinare a ogni beneficiario. Il bonus coprirà le spese sostenute tra il 2024 e il 2026 per cure veterinarie, medicinali, visite e analisi.
Requisiti per accedere al contributo
Per ottenere l’agevolazione, sarà necessario soddisfare tutti i seguenti criteri: avere compiuto 65 anni, possedere un cane, gatto o furetto registrato nella Banca Dati Nazionale (SINAC) o in una banca dati regionale, e aver sostenuto dal 1° gennaio 2024 spese documentate per la salute dell’animale. Fondamentale anche la soglia ISEE, che non deve superare i 16.215 euro. Ogni Regione fornirà indicazioni dettagliate su come presentare domanda.
Documenti richiesti e ordine cronologico

Oltre ai requisiti anagrafici ed economici, sarà obbligatorio allegare la documentazione che attesti le spese effettuate e il numero di microchip dell’animale, riportato nella banca dati. Le Regioni gestiranno le domande secondo l’ordine di arrivo: agire con tempestività potrà fare la differenza. Il decreto è stato firmato congiuntamente dal Ministro della Salute e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.