La classifica QS 2025 premia anche altre università italiane: Bologna, LUISS e La Sapienza nella top 200 globale per l’ambito economico.

Ogni anno, migliaia di studenti si trovano davanti allo stesso bivio: quale università scegliere per studiare Economia? In un panorama accademico sempre più globale e competitivo, orientarsi non è semplice. Ma esistono strumenti utili per fare scelte consapevoli: uno di questi è il QS World University Ranking by Subjects, tra i più autorevoli indicatori internazionali di qualità accademica.
La classifica, aggiornata per il 2025, valuta migliaia di università nel mondo in base a parametri come reputazione accademica, giudizio dei datori di lavoro, citazioni per pubblicazioni scientifiche, indice H e collaborazioni internazionali. E il quadro che ne emerge è positivo per l’Italia: ben 23 atenei italiani sono presenti nella top 300 mondiale per l’ambito Economics & Econometrics.
Bocconi al vertice: eccellenza italiana riconosciuta a livello globale
A dominare la classifica italiana — e a brillare anche in quella internazionale — è ancora una volta l’Università Bocconi di Milano, che si piazza al 17° posto a livello mondiale. Un risultato che conferma la leadership dell’ateneo lombardo nel campo economico e manageriale.
Fondata nel 1902, la Bocconi è conosciuta per la sua didattica d’avanguardia, per i solidi legami con il mondo delle imprese e per il respiro internazionale dei suoi programmi. Non sorprende che sia una delle università più apprezzate da chi cerca una formazione orientata al futuro, grazie anche alla sua rete globale di collaborazioni e opportunità.
Gli altri atenei italiani tra i primi 200 per Economia
Oltre alla Bocconi, il QS Ranking 2025 include nella top 200 altre tre università italiane. Ognuna di esse rappresenta un punto di forza del sistema accademico nazionale, per approccio metodologico, apertura internazionale e connessione con il mondo del lavoro.
- Università di Bologna (102° posto)
L’ateneo più antico del mondo occidentale continua a distinguersi anche oggi. Il suo Dipartimento di Scienze Economiche offre corsi multidisciplinari con un focus su sostenibilità, economia ambientale e sviluppo internazionale. - LUISS Guido Carli di Roma (129° posto)
Nota per i suoi rapporti stretti con istituzioni e aziende, la LUISS si conferma una scelta privilegiata per chi punta a carriere in ambito manageriale, economico o diplomatico. Offre programmi dinamici e docenti di spicco. - Università La Sapienza di Roma (149° posto)
Con una proposta formativa ampia e ben strutturata, La Sapienza unisce teoria e applicazioni pratiche. Il Dipartimento di Economia è attivo in numerosi progetti di ricerca e aggiornato sui temi più attuali dell’economia.
Gli altri atenei italiani nella top 300 mondiale
Dal 201° al 300° posto, il ranking QS include altre università italiane di qualità, capaci di offrire percorsi innovativi e competitivi. Tra queste figurano:
- Università Ca’ Foscari di Venezia
- European University Institute
- Università degli Studi di Milano
- Università di Roma Tor Vergata
- Università Cattolica del Sacro Cuore
- Università degli Studi di Padova
- Università degli Studi di Torino
Questi atenei si distinguono per il forte orientamento all’internazionalizzazione, la partecipazione a reti di ricerca globali e l’attenzione ai temi emergenti come la transizione digitale, l’economia green e i big data. Molti offrono anche programmi in doppia laurea, tirocini all’estero e accesso a banche dati accademiche di primo livello.
Criteri di scelta: come leggere la classifica QS per trovare l’ateneo più adatto

Affidarsi a un ranking come quello di QS non significa guardare solo alla posizione in classifica. Ogni indicatore racconta una parte della storia di un’università: dalla qualità della didattica al livello della ricerca, fino ai legami concreti con il mondo del lavoro.
Per chi sogna una carriera internazionale o in ambito accademico, ad esempio, conta l’impatto scientifico e la possibilità di accedere a progetti di ricerca di alto livello. Chi invece punta a inserirsi rapidamente nel mercato del lavoro può trarre vantaggio da atenei con forti connessioni con imprese e istituzioni.
In un mondo economico in continua trasformazione, la scelta dell’università giusta può fare davvero la differenza. Scegliere un ateneo che sappia interpretare le sfide del presente e formare professionisti per il futuro è il primo passo per un percorso di successo.