Sei operatori turistici penalizzati per pratiche scorrette: biglietti accaparrati con bot e rivenduti in pacchetti maggiorati.

La gestione della biglietteria del Parco Archeologico del Colosseo finisce sotto il mirino dell’Antitrust, mettendo in luce criticità emerse tra il 1997 e il 2024. Le sanzioni, che sfiorano i 20 milioni di euro, colpiscono la Società Cooperativa Culture (CoopCulture) insieme a diversi operatori turistici per la prolungata difficoltà nel reperire biglietti d’ingresso, in parte dovuta all’intervento di strumenti automatizzati come bot. In sostanza, visitare uno dei monumenti più famosi al mondo e simbolo della città di Roma, diventava una cosa quasi impossibile se non si procedeva ad acquistare pacchetti completi, quindi potendo visitare anche altre opere, ma ad un prezzo maggiorato. In questo modo, spendere per il Colosseo non aveva più il prezzo che un turista si sarebbe aspettato.
Biglietti sold-out con il trucco: cosa succedeva
L’indagine dell’Antitrust è stata avviata nel luglio 2023, raccogliendo prove di un’accessibilità compromessa ai biglietti del Colosseo. Questa fase istruttoria ha portato alla scoperta che l’acquisto online risultava sostanzialmente impossibile, aggravato dall’uso di bot per l’accaparramento dei titoli d’ingresso. CoopCulture, incaricata della vendita ufficiale sin dal 1997, si è vista infliggere una multa di ben 7 milioni di euro. La società, consapevole del fenomeno, non avrebbe adottato le necessarie contromisure per frenare la vendita automatizzata. Inoltre, destinava gran parte dei biglietti a pacchetti con visite didattiche, obbligando così i consumatori a ricorrere, volenti o nolenti, a venditori terzi per accedere all’area archeologica.
Gli operatori turistici e il gioco dei Bot
Parallelamente, anche sei operatori turistici internazionali sono stati sanzionati. Questi, sfruttando la velocità dei bot, hanno comprato i biglietti esaurendoli rapidamente sul sito di CoopCulture. Così facendo, hanno approfittato della situazione per imporre ai visitatori pacchetti maggiorati di servizi, come guide e accessi prioritari. Con tali pratiche, il prezzo d’ingresso lievitava notevolmente, forzando i turisti a scegliere soluzioni più costose e meno trasparenti.

Condotte scorrette e violazioni normative
L’Autorità garante ha accertato che CoopCulture, con le sue pratiche, ha violato le norme del Codice del Consumo, operando in maniera commerciale scorretta. Allo stesso modo, le azioni di Tiqets International, GetYourGuide Deutschland, Walks, Italy With Family, City Wonders Limited e Musement sono state classificate come scorrette secondo diversi articoli dello stesso Codice. Dal 2 aprile 2023, tali condotte sono state ulteriormente inquadrate come violazioni gravi, evidenziando un problema sistemico nel settore turistico-culturale italiano.