Lo studio di Il Sole 24 Ore premia l’Emilia-Romagna come esempio di inclusione generazionale, con tre città simbolo del buon vivere.

Ferrara è la città ideale per i giovani, Parma un modello di qualità della vita per gli anziani, mentre Ravenna accoglie al meglio i più piccoli. Sono questi i risultati dell’edizione 2025 degli indici generazionali presentati da Il Sole 24 Ore durante il Festival dell’Economia di Trento. Lo studio, ormai giunto al quinto anno, analizza le condizioni di vita di anziani, giovani e bambini, premiando le province che offrono i migliori servizi in base alle esigenze specifiche di ciascun gruppo. L’Emilia-Romagna si conferma tra i territori più virtuosi del Paese, con numerose province nelle posizioni alte delle classifiche. Il Nord Est, in particolare, domina con 17 territori nelle prime 30 posizioni, seguito da dieci del Nord Ovest, due del Centro e uno solo del Mezzogiorno.
Tre generazioni, tre classifiche: l’analisi del benessere diffuso
L’indagine delinea un quadro complesso e dettagliato, andando oltre il semplice piazzamento. Per gli over 65, il benessere si misura attraverso la bassa incidenza di patologie croniche, la spesa sociale dedicata e l’accesso alla cultura. Per i giovani, invece, contano le opportunità lavorative, la presenza di eventi e l’età media della donna al primo parto. I bambini vengono valutati in base alla pratica sportiva, alle competenze scolastiche (secondo i test Invalsi) e alla loro sicurezza. L’Emilia-Romagna, pur non primeggiando in assoluto — le prime posizioni vanno a Bolzano, Gorizia e Lecco — contribuisce in maniera sostanziale al successo complessivo del Nord Italia, offrendo un esempio concreto di come si possa progettare benessere per ogni età.
Parma, Ferrara e Ravenna: tre città simbolo del buon vivere
Nel dettaglio, Parma si distingue tra le migliori province per gli anziani, conquistando la 9ª posizione con un punteggio di 561,9. Seguono Ravenna (18ª), Bologna (27ª) e Piacenza (28ª), con Modena, Ferrara e Rimini a chiudere la classifica regionale. Ferrara eccelle invece tra le città a misura di giovani: si piazza al 5° posto nazionale con 587,3 punti, seguita da Forlì-Cesena (8°) e Ravenna (9°). Più distaccate le altre: Bologna al 57° posto e Reggio Emilia addirittura al 79°. Per quanto riguarda i bambini, Ravenna conquista la 13ª posizione, seguita da Bologna (17ª) e Parma (25ª). Più in basso, ma comunque presenti, Modena, Ferrara e Reggio Emilia, mentre Rimini si ferma all’85° posto.
Una strategia a lungo termine per una regione inclusiva

L’Emilia-Romagna non si accontenta di buoni risultati: investe da anni in un modello sociale che punta su inclusività e sostenibilità. Le classifiche generazionali confermano l’efficacia di politiche orientate al benessere collettivo, capaci di coniugare dinamismo e tutela delle fasce più fragili. La capacità di accogliere i giovani con opportunità concrete e, allo stesso tempo, garantire servizi di qualità per anziani e bambini, rende la regione un laboratorio virtuoso per il futuro. Una visione che guarda lontano, costruita su scelte strutturate e una governance attenta ai bisogni reali delle persone.