Grazie alla revisione dell’ISEE, molti nuclei vedranno aumentare l’importo. Ritardo nei pagamenti per via delle festività pasquali.

L’assegno unico di aprile 2025 arriverà con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto calendario. Le prime erogazioni, infatti, partiranno dopo le festività pasquali: Pasqua e Pasquetta quest’anno cadono il 20 e 21 aprile, quindi i pagamenti inizieranno dal 22. Ma a fare notizia non è solo lo slittamento: la mensilità di aprile porta con sé due novità che possono incidere sull’importo ricevuto. La prima riguarda l’adeguamento per l’inflazione già avvenuto a marzo, mentre la seconda coinvolge il calcolo dell’ISEE, ora più favorevole per molte famiglie.
Rivalutazione e ISEE più leggero: cosa cambia negli importi
Con la rivalutazione automatica dell’assegno, introdotta a partire da marzo 2025, gli importi sono stati aggiornati dello 0,8% per tenere conto dell’inflazione. Questo significa che l’importo minimo mensile è salito a 57,50 euro, mentre il massimo può raggiungere i 201 euro per ogni figlio a carico. Ma l’elemento che potrebbe sorprendere molti nuclei familiari è l’introduzione di un’esclusione parziale nel calcolo dell’ISEE: titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti postali, fino a un valore di 50.000 euro per famiglia, non verranno più considerati. Un cambiamento che potrebbe abbassare l’ISEE di molte famiglie, aumentando così l’importo dell’assegno.
Chi ne ha diritto e con quali criteri
L’assegno unico è un contributo mensile erogato dall’INPS a sostegno delle famiglie con figli a carico, introdotto nel 2022 in sostituzione di bonus e detrazioni precedenti. Ne hanno diritto tutti i nuclei con figli minorenni, dal settimo mese di gravidanza in poi, e con figli maggiorenni fino ai 21 anni se impegnati in percorsi di formazione, tirocini, lavoro a basso reddito, disoccupazione attiva o servizio civile. Nessun limite di età, invece, per i figli con disabilità. L’importo dell’assegno varia in base al valore ISEE, al numero di figli e alla loro età, con maggiorazioni previste in presenza di condizioni specifiche.

Domanda, scadenze e aggiornamento ISEE
Per ottenere l’assegno unico, la domanda va presentata all’INPS, direttamente online o tramite i patronati. Chi ha già fatto richiesta in passato non deve ripresentarla, ma resta essenziale aggiornare l’ISEE ogni anno. Per il 2025, la scadenza per presentare il nuovo ISEE era fissata al 28 febbraio: chi non l’ha fatto riceverà l’importo minimo fino a quando non aggiornerà la situazione reddituale. Tuttavia, c’è tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare l’ISEE aggiornato e recuperare gli arretrati spettanti. Una scadenza da non dimenticare, perché potrebbe fare la differenza tra un assegno ridotto e un importo pienamente adeguato.