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Assegno unico 2026: come cambiano importi e soglie ISEE

Assegno unico 2026: come cambiano importi e soglie ISEE
Photo by stevepb – Pixabay
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Dopo gli aumenti sostenuti degli anni precedenti, il prossimo anno vedrà adeguamenti più contenuti per l’Assegno unico. Ecco le nuove cifre, le soglie aggiornate e cosa bisogna fare per non perdere il beneficio.

Assegno unico 2026: come cambiano importi e soglie ISEE
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Dopo i rialzi significativi tra il 2023 e il 2024, legati alla forte inflazione post-pandemica, il 2026 si prospetta un anno di assestamento. Secondo le stime contenute nel Documento programmatico di finanza pubblica, per il 2025 l’inflazione si attesterà all’1,6%, valore che sarà usato come parametro per l’adeguamento dell’Assegno unico. Sulla base di questa percentuale, verranno aggiornati sia gli importi erogati sia le soglie ISEE di riferimento. Gli aumenti entreranno in vigore a partire da febbraio 2026, con i conguagli relativi a gennaio che saranno versati a marzo, come da consuetudine.

Quanto aumenteranno gli importi

Gli effetti concreti dell’adeguamento sono già stati anticipati. Per chi rientra nella soglia ISEE più alta, sopra i 46.720,53 euro, l’importo mensile salirà da 57,5 euro a 58,5 euro. Le famiglie con ISEE inferiore a 17.520,19 euro riceveranno invece 204,4 euro, in crescita rispetto ai 201 euro del 2025. Nelle fasce intermedie, l’adeguamento sarà analogo: per chi ha un ISEE compreso tra 21.725,06 e 21.841,84 euro, l’assegno passerà da 179,7 a 182,8 euro; mentre tra 26.163,51 e 26.280,30 euro, l’importo aumenterà da 157,9 a 160,6 euro. Sono cambiamenti contenuti, ma rilevanti nel lungo periodo per i bilanci familiari.

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Maggiorazioni e integrazioni nel 2026

Anche le maggiorazioni collegate a specifiche situazioni familiari saranno soggette a piccoli incrementi. Per i figli minorenni con disabilità non autosufficienti, l’importo salirà a 122,7 euro (contro i 120,6 del 2025); in caso di disabilità grave, l’assegno sarà di 111 euro, mentre per la disabilità media si attesterà a 99,4 euro. Le madri con meno di 21 anni riceveranno 23,4 euro, in lieve aumento rispetto ai 23 euro precedenti. Resta inoltre l’integrazione per i figli successivi al secondo, che va da 99,4 euro per le fasce ISEE più basse, a 17,5 euro per quelle più alte. Il bonus per il secondo percettore di reddito sarà pari a 35 euro per le famiglie con ISEE più basso (contro i 34,4 del 2025), con importi decrescenti al crescere del reddito.

Requisiti e rinnovo della DSU

L’Assegno unico e universale spetta a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal reddito. È destinato ai figli minorenni, ai maggiorenni sotto i 21 anni che studiano, lavorano con redditi entro gli 8.000 euro, svolgono il servizio civile o risultano disoccupati e iscritti ai centri per l’impiego. Nessun limite di età è previsto per i figli disabili. Anche per il 2026, non sarà necessario presentare una nuova domanda se quella attuale è ancora valida. Tuttavia, per calcolare correttamente l’importo sulla base del proprio ISEE, sarà necessario inviare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’anno 2026 entro il 30 giugno. Solo con una DSU aggiornata l’INPS potrà calcolare l’importo corretto spettante al nucleo familiare.