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Assegno Unico 2025: aumenti con Isee aggiornato

Assegno Unico 2025: aumenti con Isee aggiornato
Photo by JesusManuel1 – Pixabay
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L’aumento dello 0,8% è valido solo con Isee aggiornato: senza il documento l’importo resta minimo, anche in caso di diritto a maggiorazioni.

Assegno Unico 2025: aumenti con Isee aggiornato
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La prima finestra di pagamento è fissata a partire dal 20 maggio 2025, e riguarda le famiglie che hanno già ricevuto la prestazione nei mesi precedenti e non hanno subito variazioni nell’importo rispetto ad aprile. Chi, invece, attende la prima mensilità o ha registrato un conguaglio – a credito o a debito – riceverà l’accredito negli ultimi giorni del mese. In questi casi, l’Inps invierà una comunicazione via e-mail o SMS per notificare eventuali modifiche.

Rivalutazione 2025: aumenti leggeri, ma serve l’Isee aggiornato

Dal 1° gennaio 2025 è scattato un aumento dello 0,8% sull’Assegno Unico, determinato dalla rivalutazione ISTAT del costo della vita. I nuovi importi, dettagliati nelle tabelle ufficiali dell’Inps, riguardano sia le somme base che le maggiorazioni e le soglie Isee. Tra queste ultime, si conferma la maggiorazione del 50% per ogni figlio fino al compimento del primo anno di vita. Tuttavia, per accedere agli aumenti è indispensabile presentare l’Isee aggiornato: in assenza di questo documento, l’assegno verrà calcolato sull’importo minimo, a prescindere dalla reale situazione economica del nucleo familiare.

Come verificare accrediti e importi sul portale Inps

Controllare la propria situazione è semplice e può evitare spiacevoli sorprese. Basta accedere al portale Inps e consultare la sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”, cliccare su “Prestazione”, poi “Pagamenti”, e infine selezionare l’anno in corso, il 2025. In questa sezione è possibile visualizzare le date di accredito, gli importi ricevuti e le eventuali variazioni legate alla propria posizione Isee.

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Arretrati e conguagli: come recuperarli entro il 30 giugno

Chi non ha presentato in tempo la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) entro il termine del 28 febbraio ha ricevuto da marzo l’importo base dell’assegno. Tuttavia, è ancora possibile recuperare gli arretrati: se la Dsu viene trasmessa entro il 30 giugno 2025, l’Inps provvederà a liquidare le somme spettanti a partire da marzo. Chi ha aggiornato l’Isee ad aprile dovrebbe vedere gli arretrati già nella mensilità di maggio. Superata la scadenza di giugno, i nuovi importi saranno applicati solo in avanti, senza riconoscimento retroattivo. I conguagli, in genere, vengono corrisposti insieme al pagamento mensile.