Il Decreto Scuola, approvato ieri dalla Camera dei Deputati, introduce significative riforme nel sistema educativo italiano per l’anno scolastico 2025/2026. Scopriamo insieme i cambiamenti principali e le nuove opportunità per docenti e studenti.

Con l’approvazione del Decreto Scuola, legge n. 127 del 9 settembre 2025, il sistema educativo italiano si prepara a trasformarsi. Le modifiche puntano a ridefinire l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e garantire un avvio senza intoppi del prossimo anno scolastico. Quali sono le principali novità e come influiranno su docenti e studenti? Andiamo a scoprirlo.
Carta del docente: estensioni e modifiche
Le novità della Carta del Docente sono tra le più attese. Estesa anche ai docenti precari, coinvolgerà circa 190.000 supplenti, inclusi quelli annuali e fino al 30 giugno. Dal 2025/2026, la Carta potrà essere usata per acquistare hardware e software durante la prima erogazione, e ogni quattro anni. Inoltre, il suo utilizzo si estende ai servizi di trasporto. Ma quali saranno i criteri di distribuzione? Un decreto interministeriale annuale definirà queste modalità, adattando di anno in anno l’importo della Carta ai docenti aventi diritto.
Innovazioni nei percorsi formativi e sostegno agli studenti

Il decreto segna anche l’addio ai PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), sostituiti dai “percorsi di Formazione scuola-lavoro“, ponendo l’accento su valore formativo e orientativo. Non solo, nuove misure supportano le transizioni tra indirizzi di studio, con sostegni personalizzati nel biennio iniziale e esami integrativi nel triennio, per ridurre l’abbandono scolastico e migliorare i successi educativi. Il modello “4+2”, organizzato in quattro anni di istruzione superiore seguiti da due anni negli ITS Academy, è reso strutturale per incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro tecnico-professionale.
Nuove regole per viaggi d’istruzione e sostegno agli insegnanti
Importanti modifiche riguardano i viaggi d’istruzione: gli appalti per i trasporti saranno assegnati privilegiando qualità e prezzo, con un’attenzione alla sicurezza e accessibilità per tutti gli studenti. Il modello a “alta intensità di manodopera” dovrà seguire un rapporto qualità/prezzo, anziché basarsi solo sul costo economico. Anche i futuri insegnanti beneficiano delle riforme, con percorsi di specializzazione prolungati fino al 2026 e nuove opportunità per docenti precari di accedere a questi percorsi, ampliando così la gamma di formatori qualificati nel sistema educativo italiano.

