Home » Normative » Anziani non autosufficienti, al via l’assegno da 850 euro

Anziani non autosufficienti, al via l’assegno da 850 euro

Anziani non autosufficienti, al via l’assegno da 850 euro
Photo by stevepb – Pixabay
Lettura: 3 minuti

Parte la nuova prestazione universale dedicata agli over 80 con grave non autosufficienza: un contributo mensile da 850 euro da destinare all’assistenza. Ma attenzione: l’uso è vincolato.

Anziani non autosufficienti, al via l’assegno da 850 euro
Photo by stevepb – Pixabay

L’INPS ha introdotto una nuova misura a sostegno degli anziani non autosufficienti: un assegno mensile da 850 euro pensato per coprire spese legate all’assistenza personale. Il beneficio, previsto in via sperimentale per il biennio 2025-2026, sarà destinato esclusivamente agli over 80 con necessità assistenziali gravissime e ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro. Questa misura assorbirà l’attuale indennità di accompagnamento e i servizi forniti dagli ATS, sostituendoli con un contributo economico più flessibile ma regolamentato.

A cosa serve il bonus: i servizi ammessi

Il nuovo assegno si divide in due componenti: una parte fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa da 850 euro, spendibile solo per specifiche finalità. L’INPS ha chiarito che questa somma non può essere utilizzata liberamente, ad esempio per acquisti quotidiani, ma va destinata a forme di assistenza domiciliare regolare o a servizi offerti da imprese specializzate nel settore socioassistenziale.

Nello specifico, la quota integrativa può essere impiegata in due modi alternativi:

  • per retribuire lavoratori domestici con regolare contratto, impegnati per almeno 15 ore settimanali in attività di assistenza personale;
  • per acquistare servizi di assistenza non sanitaria forniti da imprese o professionisti qualificati, come supporto all’igiene, pasti a domicilio, accompagnamenti, gestione della casa o interventi relazionali e di supporto psicologico.

Servizi ammessi: l’elenco completo

I servizi ammessi sono suddivisi in due aree distinte: socioassistenziale e sociale. Rientrano tra le spese autorizzate:

Area socioassistenziale:

  • cura e igiene della persona
  • lavanderia e pulizie
  • pasti a domicilio
  • assistenza nella gestione della casa
  • accompagnamento a visite mediche
  • piccole commissioni
  • disbrigo pratiche amministrative

Area sociale:

  • supporto alla socializzazione
  • mantenimento di abilità pratiche
  • sostegno psicologico o educativo
  • telesoccorso e teleassistenza

Importante sottolineare che non è possibile combinare le due modalità di spesa nello stesso mese: il beneficiario dovrà scegliere se impiegare l’assegno per un assistente domestico o per acquistare servizi tramite enti esterni. Ogni spesa dovrà essere documentata e verrà verificata trimestralmente. L’utilizzo improprio della somma comporta la perdita del diritto al bonus.

Come fare domanda e cosa sapere

Anziani non autosufficienti, al via l’assegno da 850 euro
Photo by stevepb – Pixabay

Per accedere alla prestazione è necessario presentare una domanda tramite il portale INPS o attraverso i patronati. La richiesta può essere inoltrata dal primo giorno del mese in cui si compiono gli 80 anni, a condizione che siano soddisfatti i requisiti: titolarità dell’indennità di accompagnamento o diritto alla stessa, gravissima non autosufficienza, ISEE sociosanitario aggiornato sotto i 6.000 euro.

Il decreto attuativo è stato già firmato e sarà pubblicato a breve. Inoltre, l’INPS ha previsto la reversibilità della scelta: chi opta per il nuovo assegno può in futuro decidere di tornare alla tradizionale indennità di accompagnamento, presentando apposita richiesta tramite il sito dell’istituto.