Parte la nuova prestazione universale dedicata agli over 80 con grave non autosufficienza: un contributo mensile da 850 euro da destinare all’assistenza. Ma attenzione: l’uso è vincolato.

L’INPS ha introdotto una nuova misura a sostegno degli anziani non autosufficienti: un assegno mensile da 850 euro pensato per coprire spese legate all’assistenza personale. Il beneficio, previsto in via sperimentale per il biennio 2025-2026, sarà destinato esclusivamente agli over 80 con necessità assistenziali gravissime e ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro. Questa misura assorbirà l’attuale indennità di accompagnamento e i servizi forniti dagli ATS, sostituendoli con un contributo economico più flessibile ma regolamentato.
A cosa serve il bonus: i servizi ammessi
Il nuovo assegno si divide in due componenti: una parte fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa da 850 euro, spendibile solo per specifiche finalità. L’INPS ha chiarito che questa somma non può essere utilizzata liberamente, ad esempio per acquisti quotidiani, ma va destinata a forme di assistenza domiciliare regolare o a servizi offerti da imprese specializzate nel settore socioassistenziale.
Nello specifico, la quota integrativa può essere impiegata in due modi alternativi:
- per retribuire lavoratori domestici con regolare contratto, impegnati per almeno 15 ore settimanali in attività di assistenza personale;
- per acquistare servizi di assistenza non sanitaria forniti da imprese o professionisti qualificati, come supporto all’igiene, pasti a domicilio, accompagnamenti, gestione della casa o interventi relazionali e di supporto psicologico.
Servizi ammessi: l’elenco completo
I servizi ammessi sono suddivisi in due aree distinte: socioassistenziale e sociale. Rientrano tra le spese autorizzate:
Area socioassistenziale:
- cura e igiene della persona
- lavanderia e pulizie
- pasti a domicilio
- assistenza nella gestione della casa
- accompagnamento a visite mediche
- piccole commissioni
- disbrigo pratiche amministrative
Area sociale:
- supporto alla socializzazione
- mantenimento di abilità pratiche
- sostegno psicologico o educativo
- telesoccorso e teleassistenza
Importante sottolineare che non è possibile combinare le due modalità di spesa nello stesso mese: il beneficiario dovrà scegliere se impiegare l’assegno per un assistente domestico o per acquistare servizi tramite enti esterni. Ogni spesa dovrà essere documentata e verrà verificata trimestralmente. L’utilizzo improprio della somma comporta la perdita del diritto al bonus.
Come fare domanda e cosa sapere

Per accedere alla prestazione è necessario presentare una domanda tramite il portale INPS o attraverso i patronati. La richiesta può essere inoltrata dal primo giorno del mese in cui si compiono gli 80 anni, a condizione che siano soddisfatti i requisiti: titolarità dell’indennità di accompagnamento o diritto alla stessa, gravissima non autosufficienza, ISEE sociosanitario aggiornato sotto i 6.000 euro.
Il decreto attuativo è stato già firmato e sarà pubblicato a breve. Inoltre, l’INPS ha previsto la reversibilità della scelta: chi opta per il nuovo assegno può in futuro decidere di tornare alla tradizionale indennità di accompagnamento, presentando apposita richiesta tramite il sito dell’istituto.