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Allerta rapimenti cripto: criminali a caccia di walle

Allerta rapimenti cripto: criminali a caccia di walle
Photo by christopher_muschitz – Pixabay
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Anche in Italia si segnalano episodi preoccupanti: a Rivoli imprenditore minacciato per una chiavetta USB con milioni in Bitcoin.

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Non si parla più di episodi isolati. Il numero crescente di tentativi di rapimento ai danni di imprenditori legati al settore delle criptovalute preoccupa le autorità europee. Solo negli ultimi mesi si contano circa dieci episodi, con tre tentativi avvenuti in Francia tra gennaio e maggio 2025. L’ultimo ha avuto luogo a Parigi, nel cuore dell’11esimo arrondissement: un furgone si è fermato in strada e alcuni uomini hanno tentato di rapire la figlia e il nipote del cofondatore di Paymium, Pierre Noizat. Il piano è fallito, ma l’attacco ha riportato sotto i riflettori una minaccia sempre più concreta.

Il bersaglio perfetto: perché le cripto attirano la criminalità

Secondo le autorità francesi, alla base del fenomeno c’è l’interesse delle organizzazioni criminali verso un settore che combina discrezione, trasferimenti difficili da tracciare e ricchezze spesso concentrate in poche mani. Il ministro dell’Interno Bruno Retailleau, citato da Le Monde, ha annunciato misure straordinarie per tutelare gli imprenditori cripto e rafforzare la sinergia tra forze dell’ordine e operatori del comparto. L’obiettivo è chiaro: prevenire nuovi attacchi, agendo su intelligence e sorveglianza.

Francia sotto assedio: tre sequestri in cinque mesi

Parigi sembra essersi trasformata nell’epicentro europeo del fenomeno. All’inizio di maggio, nel 14esimo arrondissement, il padre di un imprenditore del settore è stato rapito e mutilato per costringere il figlio a versare 7 milioni di euro in riscatto. Cinque giovani sono stati arrestati. Ancora più cruento l’episodio avvenuto il 21 gennaio a Méreau, dove David Balland, cofondatore di Ledger, e la moglie sono stati sequestrati, torturati e liberati grazie all’intervento delle forze speciali. I sequestratori avevano richiesto 10 milioni di euro in criptovalute, spedendo un dito mozzato come prova.

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Photo by sergeitokmakov – Pixabay

Una minaccia globale: dal Canada all’Estonia, fino a Las Vegas

La Francia non è l’unico Paese a fare i conti con questa nuova forma di criminalità. In Canada, a Toronto, Dean Skurka, CEO di WonderFi, è stato sequestrato e costretto a trasferire un milione di dollari in criptovalute. In Estonia, Tim Heath, fondatore di Yolo Group, ha sventato un tentativo di rapimento nel proprio appartamento grazie alle telecamere di sorveglianza. L’ondata ha toccato anche gli Stati Uniti: a Las Vegas, tre adolescenti armati hanno obbligato un uomo a consegnare accessi e credenziali dopo averlo intercettato all’uscita di un evento cripto. Perfino l’Italia, seppur marginalmente, è stata sfiorata: a Rivoli, nel 2023, un imprenditore è stato minacciato per una chiavetta USB contenente, secondo gli aggressori, Bitcoin per un milione di euro. L’episodio si è concluso con due arresti.